Un nome nuovo è balzato all’occhio leggendo la graduatoria della tappa di oggi al 32° Giro d’Italia Donne. E’ giovanissima, si divide tra ciclocross e strada, ed è uno dei talenti emergenti che difendono i colori della Isolmant-Premac-Vittoria, la squadra diretta dall’ex professionista Giovanni Fidanza.
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Si tratta di Gaia Realini, abruzzese nata a Pescara il 19 giugno 2001 e per la prima volta si è riuscita a piazzare nella Top 10 di una grande corsa internazionale Elite come il Giro d’Italia. Un risultato meraviglioso che la proietta di diritto tra le grandi di questa prima parte di corsa: “Sono contentissima! Ero già finita nelle prime 10 al campionato italiano in cui mi sono piazzata nona, ma arrivare sesta al Giro confrontandomi con le più forti atlete al mondo su una salita come quella di Prato Nevoso è incredibile”.
Ci sono stati pochi attacchi durante la tappa odierna vinta dalla campionessa del mondo e prima classificata al Giro 2020 Anna Van der Breggen, ed ecco spiegata la motivazione: “La gara è stata come previsto bloccata fino alla salita finale, dove la SD Worx ha poi corso da padrona. Sulla salita finale ho dato il meglio e sono riuscita a ottenere un risultato splendido su un arrivo altrettanto prestigioso”.
Ma come ci si sente in mezzo a campionesse di questo calibro, lasciandosi alle spalle nell’ordine di arrivo atlete come Elisa Longo Borghini, Cecilie Uttrup Ludwig, Amanda Spratt, Marianne Vos, Mavi Garcia e Lizzie Deignan, che in carriera hanno vinto o sono salite sul podio di grandi classiche, Mondiali, Europei ed Olimpiadi? “E’ un onore vedermi vicina a queste grandi atlete italiane e straniere. Per quanto mi riguarda posso dire che corro in una ottima squadra, siamo un gruppo molto unito e sappiamo aiutarci a vicenda durante la corsa. Penso che questa sia la nostra forza”
Gaia è un esempio di atleta portata a svolgere la cosiddetta “multidisciplina”, alternando il ciclocross d’inverno alla strada durante il resto dell’anno. Proprio nel fuoristrada (dove corre per il Team Selle Italia – Guerciotti) sono arrivati grandi risultati nelle precedenti stagioni, come le medaglie in diverse edizioni del campionato italiano e che hanno permesso a Gaia di partecipare sia agli Europei che ai Mondiali. “Penso che sia una ottima soluzione, in squadra siamo in tante a sfruttarla unendo la strada al cross o alla pista. Per me il ciclocross è fondamentale per la preparazione della stagione su strada”.
Tra le compagne di squadra di Gaia qui al Giro d’Italia Donne c’è anche Francesca Baroni, che ha recuperato molto rapidamente da un brutto incidente in allenamento. La grande forza di volontà le ha permesso di essere ai nastri di partenza. Una grande iniezione di fiducia che ha dato morale a Gaia ed alle compagne di squadra, e col risultato a Prato Nevoso il Giro d’Italia Donne in casa Isolmant-Premac-Vittoria si può vedere con grande positività, morale alto e molto ottimismo.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata