Fabio Aru è tornato a graffiare con grande personalità in occasione della seconda tappa del Sibiu Tour, corsa di quattro giorni che va in scena in Romania. Il Cavaliere dei Quattro Mori ha infatti attaccato sulla salita finale che conduceva all’arrivo in quota di Paltinis (15,4 km al 5,2% di pendenza media, 178 km dopo la partenza da Sibiu). Il sardo è riuscito a decimare il gruppo di testa e poi ha affondato nuovamente il colpo con un secondo tentativo.
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Soltanto Giovanni Aleotti è riuscito a restare alla ruota del 31enne. In un bellissimo sprint finale a due tutto italiano, l‘alfiere della Qhubeka-Asson si è dovuto inchinare al cospetto dell’uomo della BORA-hansgrohe, alla sua prima vittoria da professionista e ora nuovo leader della classifica generale. Fabio Aru non è riuscito a tornare alla vittoria, che gli manca addirittura dalla quinta tappa del Tour de France 2017, ma può ritenersi soddisfatto per questo risultato. Sono passati quattro anni dall’ultimo sigillo di Fabio Aru, che pian piano sta cercando di tornare a brillare. Oggi si sono visti buoni segnali dopo la fuga della settimana scorsa al GP di Lugano.
Il 22enne Aleotti esulta tra i grandi dopo aver partecipato al Giro d’Italia ed indossa il simbolo del primato con 17 secondi di vantaggio proprio su Fabio Aru, mentre il ceco Michal Schlegel è terzo a 20”, quarto il russo Sergei Chernetskii a 24”. Davide Rebellin è sempre più infinito: a quasi 50 anni chiude in ottava posizione a 56” dal vincitore di giornata. Domani è in programma la terza e penultima tappa: 187,5 km da Sibiu a Balea Lac, altro arrivo in salita (23,3 km all’8% di pendenza media) ed altra occasione per Fabio Aru.
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