a cura di Alessandro Allegro
Marina degli Aregai, incastonata nella splendida località ligure di Santo Stefano al Mare, in provincia di Imperia, è da diversi anni sulla bocca dei grandi appassionati di ciclismo che qui trovano condizioni ideali per le loro uscite sui pedali.
Dopo lo stop legato all’emergenza pandemica, approfittando di un “Press bike-tour” organizzato proprio in questa località, ho voluto “toccare con mano” i racconti di tanti colleghi e capire dal vivo le ragioni di questo incredibile successo.
Siamo nel cuore della Liguria, terra ad alta vocazione turistica, e per il mio soggiorno ho scelto l’Aregai Marina Hotel & Residence, un elegante quattro stelle che si affaccia direttamente sulla spiaggia, immerso in uno scenarioincantevole, incorniciato dal verde della natura e dall’azzurro del mare.
Location ideale per una vacanza attiva, ma anche per chi ricerca semplicemente relax, l’hotel è una delle strutture ricettive selezionate dal portale “Hotel on Bike”, la piattaforma web di InBici Media Group che raccoglie gli alberghi bike-friendly più affidabili della Penisola.
La posizione dell’albergo è sicuramente strategica per chi vuole organizzare una vacanza in bicicletta in quanto si trova a pochissimi metri dal mare (è dotato anche di una spiaggia privata) e rimane appartata dalla statale o altre strade di comunicazione locali.
All’esterno dell’hotel c’è una jacuzzi esterna a ridosso del mare, con giardino dove ci si può rilassare completamente dopo le fatiche di un’uscita in bici, oltre alla possibilità di poter richiedere un massaggio defaticante. La struttura è anche dotata di un grande parcheggio che risparmia ai clienti lo stress, piuttosto comune in Liguria, di trovare un comodo posto auto.
E lo stesso vale per le biciclette che possono essere collocate sia in camera o in una confortevole ed attrezzatissima bike-zone. Nello spazio, molto ampio, funziona anche
un’officina meccanica con un banco lavoro ed il servizio lavatrice gratuito per chi vuole lavare subito i capi tecnici. Per chi, invece, intende noleggiare una bicicletta sul posto, l’hotel mette a disposizione diversi modelli, tra cui anche delle bici elettriche.
Inoltre la struttura offre agli sportivi anche la possibilità di avere menu dedicati, oppure dei pasti per chi dopo una lunga pedalata rientra nel pomeriggio, ma anche dei servizi di trasferimento con la bici alla stazione ferroviaria o d’ intervento d’emergenza in caso di necessità.
Ma il “plus” dell’albergo è, come detto, la sua collocazione che si trova a due passi dalla pista ciclabile che va da Ospedaletti (a sud di Sanremo) fino a San Lorenzo al Mare. Sono venticinque chilometri molto belli e suggestivi che, affacciandosi a picco sul mare, ripercorrono tra piante mediterranee e scorsi di roccia la vecchia linea ferroviaria. Per altro, l’opera è ancora in espansione e dunque, a breve, il suo chilometraggio dovrebbe essere raddoppiato in direzione Imperia fino ad Andora.
Per quanto riguarda il territorio, il “valore aggiunto” è la vicinanza con il tracciato ufficiale della Milano – Sanremo con il Poggio e la Cipressa che, per gli appassionati di ciclismo rappresentano dei luoghi epici. Ma anche l’interno offre opportunità di svago molto versatili ed interessanti con strade molto grandi, panoramiche e mediamente poco trafficate.
I percorsi offrono diversi “anelli” e direi che sono adatti perlopiù a cicloturisti con un’esperienza media e, ovviamente, anche a chi ha delle ambizioni agonistiche più elevate. Per i neofiti del pedale, invece, ricordo che la Liguria riserva salite e discese piuttosto impegnative e dunque un minimo di allenamento è necessario.
Io ho avuto la fortuna di essere accompagnato da Rocco Cataldo, la guida locale, che mi ha fatto scoprire itinerari anche di nicchia, come la Valle Argentina che è perpendicolare al mare e che porta ai piedi delle Alpi Marittime fino all’abitato di Triora. Si arriva proprio sotto il monte Saccarello (2500 metri di altitudine) che è il punto di confine tra le province di Cuneo ed Imperia. Lì cambia radicalmente il paesaggio con una vegetazione completamente diversa e scorci paesaggistici distanti da quelli classici della Liguria con paesini medioevali arroccati sulle montagne e luoghi unici che offrono anche molteplici opportunità enogastronomiche.
Durante la pedalata Rocco mi ha fornito anche informazioni preziose sull’enogastronomia della zona, che propone un prelibato incontro culinario tra mare e montagna.
Tra i piatti tipici, per chi desidera uno spuntino leggero, da provare assolutamente la “sardenaira”, una focaccia del Ponente ligure condita con pomodori, acciughe, olive ed un filo d’olio ovviamente di produzione locale usando la nota oliva ligure Taggiasca. Per chi, invece, ricerca il piacere slow di sedersi a tavola è quasi d’obbligo assaggiare i pansotti di grano saraceno ripieni di taleggio e la varietà di pesce cucinato nelle varie maniere.
Salendo in quota si trovano piatti a dir poco unici, semplici ma di grande valore gastronomico sempre preparati nel rigoroso rispetto delle tradizioni locali. Da non perdere, in particolare, la pasta fatta con la farina di castagne, Ciappasoi condita col pesto o con il Bruzzu, ricotta di pecora, oppure una torta di patate al forno con porri, panna e formaggio di malga. Per finire con i “panzerotti” ripieni di marmellata fritti nell’olio d’oliva, un dolce per i gourmet più golosi, il tutto accompagnato dai vini del Ponente delicati e profumati. Consigliamo, in particolare, i rinomati bianchi Vermentino e il Pigato, i rossi di limitata produzione come il Rossese e il Mossarda. Alcuni di questi piatti li abbiamo degustati a Verdeggia nel locale “Ritrovo degli Amici”, l’ultimo centro abitato della valle ai piedi del Monte Saccarello.
Per informazioni www.aregaimarina.it t. 0184 610000
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