E’ andata in archivio – con un bilancio entusiasmante – la prima edizione dell’Italian Gravel Trophy, il grande evento organizzato da Inbici Media Group in collaborazione con l’associazione albergatori “Welcome to Gabicce” con il contributo economico del Comune di Gabicce Mare ed il Patrocinio del Comune di Gradara e dell’Ente Parco Naturale Monte San Bartolo.
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L’evento – che si è disputato domenica 5 settembre sulle strade bianche di Gabicce Mare e dintorni – ha visto la partecipazione di circa 150 ciclisti provenienti da diverse regioni italiane: molti dalla vicina Emilia – Romagna, ma anche da Toscana, Abruzzo, Umbria, Lombardia, Veneto, Lazio e Liguria.
Tre i percorsi di gara, ognuno con un livello differente di difficoltà, per dare a tutti la possibilità di partecipare. Per i meno allenati c’era il percorso corto di 50 chilometri (900 metri di dislivello), disegnato tra le strade bianche del comprensorio del comune di Gabicce Mare, ma anche quello di Tavullia, Gradara con il suo maestoso castello, le sue attrazioni storiche e il gran finale nel Parco Naturale del Monte San Bartolo sulla “terrazza” più bella dell’Adriatico.
Per chi desiderava un’alternativa più impegnativa c’era invece il percorso medio di 80 chilometri con 1500 metri di dislivello, mentre i ciclisti più allenati si sono sfidati sul tracciato lungo: 130 chilometri e 2500 metri di dislivello. Questo tracciato si snodava nella vicina provincia di Rimini con gli antichi borghi di Saludecio e Mondaino per arrivare nella provincia di Pesaro-Urbino con le sue attrazioni storiche e monumentali per giungere nella città rinascimentale di Urbino e poi a Gradara. Da lì i ciclisti hanno attraversato il Parco Naturale del Monte San Bartolo con parata finale sul “balcone naturale” di Gabicce Monte.
Questo tracciato si snodava nella vicina provincia di Rimini con gli antichi borghi di Saludecio e Mondaino per arrivare nella provincia di Pesaro-Urbino con le sue attrazioni storiche e monumentali per giungere nella città rinascimentale di Urbino e poi a Gradara. Da lì i ciclisti hanno attraversato il Parco Naturale del Monte San Bartolo con parata finale sul “balcone naturale” di Gabicce Monte.
Ad ogni pit-stop davvero suggestiva l’accoglienza coreografica ben interpretata dai personaggi che, in queste terre, hanno scritto pagine di storia. Dante Alighieri a Mondaino, il Duca di Urbino (con al fianco la sua dama) ad Urbino e gli immancabili Paolo e Francesca a Gradara.
L’evento, come più volte annunciato, aveva un imprinting soprattutto promozionale, ma nell’entroterra del comune di Tavullia, su una strada bianca “Strada dei Mandorli”, era comunque collocato un tratto cronometrato che – per i più agonisti – ha disegnato la graduatoria ufficiale della corsa.
In quel tratto ha fatto segnare il miglior tempo il romano Maurizio Coccia del Pro Bike Team che si è dunque aggiudicato il primo Italian Gravel Trophy. Tra le donne, invece, la più veloce è stata la trevigiana Eleonora Gennaro portacolori del Team Scavezzon di san Biagio di Callalta.
Mentre il premio alle società più numerose se l’è aggiudicato Deka Sport di Sant’Agata sul Santerno al secondo posto il team Vitamina di Forlì mentre al terzo posto e giunto il Team Cesena Bike.
La manifestazione si è conclusa a Gabicce Mare con un rigenerante ristoro a base di birra, piadina e sardoncini dell’Adriatico.
E intanto, visto il grande successo della rassegna, già si pensa alla seconda edizione. L’appuntamento è fissato per il 4 settembre 2022.
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