La vittoria mancava addirittura dal lontano 2019, in maglia Trek-Segafredo non ne era ancora arrivata una. Sulle strade di casa, davanti al pubblico amico, si esalta Vincenzo Nibali: lo Squalo dello Stretto fa gioire i tifosi al Giro di Sicilia imponendosi nella quarta ed ultima tappa ed agguantando il trionfo in classifica generale con un’azione delle sue. Finale di stagione da ricordare dunque per l’azzurro, che si lancia al meglio verso il Giro di Lombardia e verso il prossimo anno, con il ritorno in casa Astana.
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Prima parte di gara diversa rispetto agli ultimi giorni. Nell’ora iniziale media molto alta e fuga che non è andata via. Un tentativo a sorpresa anche per Vincenzo Nibali e Romain Bardet in discesa, prontamente stoppato però dalla Movistar. Alla fine la fuga di giornata è partita, con nove uomini all’attacco: Chris Froome (Israel Start-Up Nation), Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF Faizanè), Julen Amezqueta (Caja-Rural Seguros-RGA), Joan Bou Company (Euskaltel-Euskadi), Edward Ravasi (Eolo-Kometa), Marco Brenner (Team DSM), Riccardo Verza (Zalf Euromobil Fior), Romain Kreuziger e Christian Scaroni (Gazprom-Rusvelo).
Il plotone ha gestito al meglio la situazione, andando a chiudere proprio all’approccio dell’ascesa conclusiva, quella di Sciara di Scorciavacca. Dal gruppo si è mosso prima Arensman, poi è stata la volta di David de La Cruz dettare il ritmo, con il drappello dei migliori che è andato ad assottigliarsi. A circa 5 chilometri dalla vetta lo scatto di Vincenzo Nibali: lo Squalo dello Stretto è riuscito a partire, anticipando i rivali. Alle sue spalle gli unici a resistere sono stati Valverde, Bardet, De la Cruz, Covi e Fortunato: non c’è stato però accordo, con il siciliano che ha potuto guadagnare secondi sugli avversari, fino a scollinare con 40” di margine.
Discesa affrontata al meglio da Nibali che ha potuto gustarsi gli ultimi chilometri e giungere a braccia alzate (e visibilmente emozionato) sul traguardo di Mascali. Alle sue spalle niente da fare per Alejandro Valverde, che ha perso oltre 50”, lasciando dunque la possibilità di vincere il titolo. A regolare il drappello dei migliori, che si è poi ricompattato, Simone Ravanelli (Androni Giocattoli – Sidermec) davanti ad Alessandro Covi (UAE Emirates).
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