Un corridore completo e vincente. Questo è diventato Sonny Colbrelli nel corso del 2021, conquistando la maglia di campione europeo, ma anche la Parigi-Roubaix, la classica delle classiche, giungendo all’arrivo con il volto completamente oscurato dal fango.
“Il mio calendario sarà a grandi linee come quello di quest’anno, comincerò in Belgio con Omloop Het Nieuwsblad e Kuurne–Brussels–Kuurne, poi parteciperò a Parigi-Nizza o Tirreno-Adriatico in vista di tutte le classiche dalla Sanremo alla Roubaix. Avrò al mio fianco compagni fondamentali come Matej Mohoric, Heinrich Haussler e Fred Wright” – ha dichiarato il 31enne bresciano, nelle parole riportate da Tuttobiciweb.
Tanti gli impegni che ha affrontato Colbrelli in questo periodo lontano dalle gare, ma ora è tempo di concentrarsi. “L’off season è stato intenso tra premiazioni e impegni vari, ma con la testa sono già focalizzato sul 2022. Voglio mantenere il livello raggiunto o migliorarlo. Per riuscirci trascorrerò più giorni in altura a inizio stagione, come fatto dopo il Tour. La popolarità non mi ha cambiato, sono il Sonny di sempre e questo per me è fondamentale”.
Ripetersi non sarà facile e il suo volto al velodromo di Roubaix rimarrà probabilmente l’immagine simbolo della carriera. “Quando ci penso mi viene la stessa emozione di quel giorno. Rivedo spesso la gara e ogni volta sono sempre più contento. Quel momento ripaga tanti anni di sacrificio, mi dà morale e voglia di ottenere tanti altri successi di questo calibro. L’anno scorso mi sono sorpreso in tante corse, la chiave di volta è stato il Campionato Italiano che ho vinto in modo atipico per me. Ho capito finalmente che non dovevo aspettare sempre la volata, dove trovavo spesso e volentieri uno o due più veloci di me, ma attaccare in prima persona. Sicuramente le aspettative d’ora in poi saranno più alte nei miei confronti, ma ho maggiore consapevolezza del mio valore e lavorerò sodo per farmi trovare in condizione fin dalla Milano-Sanremo”.
a cura del nostro partner OA Sport – www.oasport.it Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata