È stato premiato come “Campione dei Campioni”, il più importante sportivo della stagione in casa Francia. Julian Alaphilippe continua a raccogliere trofei e porta con sé ovviamente tantissime pressioni. È stato intervistato ieri per l’Equipe da Bernard Hinault.
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Il discorso è virato subito sulla possibilità di vincere il Tour de France: “Il problema è che non sei mai sicuro della tua condizione. Perché rischiare di mettere da parte una stagione per un solo obiettivo? Tutto quello che devo fare è ammalarmi o cadere dopo due giorni di gara e tutto è andato. Non puoi pianificare niente durante il Tour”.
Ancora sulla Grande Boucle: “Se deve accadere, accadrà. Sono sempre motivato di fare il Tour de France ma ho anche 30 anni. Adesso ci sono corridori di 22 anni che arrivano e salgono sul podio nella loro prima gara a tappe di tre settimane, corridori come Pogacar che vince ovunque e sempre”.
Parlando dei prossimi Mondiali: “Al ritiro con la squadra tutti i ragazzi mi hanno detto ‘Hai visto il percorso del Mondiale, c’è una salita nel circuito finale!’ e io gli ho risposto di darmi due secondi perché ancora non ho digerito il titolo di quest’anno”.
Una considerazione generale sul ciclismo: “C’è una grossa componente mentale, è innegabile. Ti deve piacere soffrire per vincere le gare e devi essere abile ad andare nel profondo della sofferenza per fare grandi cose. Devi essere masochista per andare in bici, è veramente uno sport difficile“.
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