Che Filippo Ganna fosse un fenomeno ormai lo sapevamo, che fosse uno dei migliori cronoman di sempre pure, ma che potesse competere in volata contro avversari molto quotati è una dolce quanto inaspettata novità.
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Il verbanese ha dato prova delle sue doti da sprinter ieri, durante la terza tappa del Tour de la Provence, corsa che peraltro guida, dopo la straordinaria vittoria nel prologo, chiuso a quasi 53 km/h di media. Sul traguardo di Manosque è andato in scena un finale caotico, frutto di un profilo altimetrico della tappa particolarmente ondulato e ricco di saliscendi.
Il finale è stato lanciato dall’attacco di un uomo della Cofidis, Pierre-Luc Perichon, che ha costretto il gruppo ad un duro inseguimento. Una volta completata la rincorsa, il belga Dries Devenyns si è sfilato, lasciando Ganna in testa al gruppo, completamente al vento. Il campione del mondo ha dato lì una dimostrazione di forza superba, attendendo in quella posizione che qualcuno partisse per lo sprint. Quando Pierre Latour ha accelerato, l’oro olimpico di Tokyo ha ripreso a spingere sui pedali e prendendo immediatamente le ruote del francese.
In una volata lunghissima e molto dura, ad avere la meglio è stato poi lo specialista Bryan Coquard, che ha preceduto il campione del Mondo Julian Alaphilippe, ma lì, ad un’incollatura dai due francesi si è piazzato il nostro Filippo Ganna. Da sottolineare come l’azzurro sia riuscito a tenere dietro dei corridori del calibro di Philippe Gilbert, Mads Wurtz Schmidt, Andrea Vendrame, ma soprattutto uno come Arnaud Demare, arrivato alle sue spalle e che può vantare un palmares degno dei migliori velocisti al mondo.
Va inoltre specificato come la sua non fosse un’azione fine a sè stessa, bensì finalizzata al mantenimento della maglia da leader, per cui si sono rivelati fondamentali i 4 secondi di abbuono guadagnati, con cui ha resistito “all’attacco” di Alaphilippe che di secondi di abbuono ne ha presi 6 e che ne aveva 4 di svantaggio dall’italiano.
Sicuramente è presto per dire che Ganna possa vincere gare importanti anche in arrivi di gruppo, ma la qualità messa in mostra ieri è sotto gli occhi di tutti e potrebbe tornargli buona in caso di arrivi in volata in gruppi ristretti, cosa che come sappiamo accade spesso nelle grandi classiche, realisticamente un obiettivo alla portata dell’azzurro. Potrebbe quindi in qualche modo seguire le orme di un altro fenomeno nelle corse contro il tempo che ha saputo ben sfruttare delle doti da buon velocista per vincere di tutto in carriera. Stiamo parlando ovviamente dello svizzero Fabian Cancellara, quattro volte campione del mondo a cronometro, nonchè uno dei corridori più vincenti nella storia delle classiche del nord e del ciclismo su strada in generale. Di certo il paragone è di quelli importanti, ma per un fenomeno come Filippo Ganna, nulla può essere precluso.
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