La giornata italiana alla semiclassica belga era iniziata molto bene con il podio di Chiara Consonni e Vittoria Guazzini, seconda e terza nella prova femminile, e si è chiusa in bellezza grazie al campione della UAE Emirates in una volata ristretta davanti ad Hugo Hofstetter (Arkea-Samsic) e Dries De Bondt (Alpecin-Fenix).
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Sono 209 i km da percorrere tra Quaregnon e Dour, cittadine situate nella Provincia vallona dell’Hainaut e a pochi chilometri dal confine con la Francia. L’insidioso circuito finale, con alcuni tratti di pavè può creare selezione naturale notevole, nonostante la Le Samyn sia da alcuni anni una gara appannaggio di velocisti. Ci sono anche Tim Merlier, campione uscente, il vincitore dell’edizione 2020 Hugo Hofstetter, l’italiano Andrea Pasqualon (terzo un anno fa) e l’olandese Fabio Jakobsen, fresco trionfatore alla Kuurne – Bruxelles – Kuurne.
La corsa vede inizialmente un gruppetto di sei atleti all’attacco, ma essa esplode ad un giro e mezzo dal termine quando otto corridori vanno in fuga: Matteo Trentin (UAE Emirates), Victor Campenaerts (Lotto-Soudal), Hugo Hofstetter (Arkea-Samsic), Dries De Bondt (Alpecin – Fenix), Stan Dewulf (AG2R – Citroen), Loic Vliegen (Intermarché – Wanty – Gobert), Dries Van Gestel (TotalEnergies) e Bert Van Lerberghe (Quickstep- Alpha Vinyl Team). Il vantaggio degli otto non va mai oltre il minuto ma la rimonta da dietro (ed alcune cadute per fortuna senza conseguenze) creano la selezione naturale, ed una delle vittime eccellenti è stata Tim Merlier.
All’ultimo passaggio sul tratto di pavè conclusivo Trentin lo prende in testa ed a ruota si mettono i suoi avversari, ad esclusione di Van Lerberghe che va sul lato opposto della carreggiata. Tornati sull’asfalto Campenaerts si mette in prima posizione poi si susseguono alcuni scatti fino a poco prima dell’ultimo chilometro. La testa della corsa si studia in vista della volata, il loro vantaggio era sufficiente per non essere raggiunti e Van Gestel fa partire lo sprint, dove Matteo Trentin, reduce da ottime prestazioni alla Omloop Het Nieuwsblad (7°) ed alla Kuurne – Bruxelles – Kuurne (9°), lo affianca alla propria sinistra. Il belga non ne ha più e verrà superato anche da Hofstetter, che nulla può fare contro lo stato di forma notevole dell’italiano, primo Azzurro a vincere la Le Samyn. Rasmus Tiller, norvegese del Team Uno-X, ha regolato la volata del gruppo.
Le parole di Matteo Trentin a fine corsa: “Corsa durissima, ho cercato di giocarmi le mie chance entrando nel gruppetto che ha deciso il risultato. Abbiamo lavorato tutti moltissimo ma finalmente è arrivata la vittoria per me e sono felice, battendo uno come Hofstetter che qui ha già vinto”. Quello di Trentin è anche il decimo sigillo stagionale per la UAE-Emirates, già a segno tre volte con Tadej Pogacar, due con Alessandro Covi, Fernando Gaviria e Brandon McNulty. Ed è un sospiro di sollievo per il corridore di Borgo Valsugana, vicecampione del mondo ad Harrogate 2019 e Campione d’Europa a Glasgow 2018: dopo il successo al Trofeo Matteotti lo scorso 19 settembre, era poi incappato in un quarto posto al Gran Piemonte e due volte secondo alla Coppa Agostoni ed al Giro del Veneto, che gli hanno reso “stregato” il finale di 2021.
La prima parte di stagione al Nord si ferma e i fari si spostano in Italia e Francia, dove sono in programma il Trofeo Laigueglia (domani), la Strade Bianche sabato prossimo a Siena e da domenica la Parigi-Nizza.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata