Sette Comuni della media e bassa pianura veronese coinvolti, 165chilometri quadrati di territorio, 44 chilometri di itinerario cicloturistico che mettono il visitatore a contatto diretto con paesaggi di grande impatto emotivo, bellezze storiche e artistiche importanti e spesso dimenticate, svariate tipicità enogastronomiche d’eccellenza da scoprire lungo l’itinerario. E’ il Percorso cicloturistico del Colognese, una nuova opportunità di mobilità lenta per scoprire una suggestiva ‘terra di mezzo’ compresa tra Verona, Vicenza e Padova che comprende i comuni di Cologna Veneta, San Bonifacio, Arcole, Zimella, Veronella, Pressana e Roveredo di Guà.
E’ la fluvialità l’elemento centrale e il comune denominatore dell’itinerario che si snoda per la maggior parte lungo i corsi d’acqua presenti sul territorio – il Fratta, l’Alpone e il Guà – gli stessi che i nobili veneziani un tempo risalivano per raggiungere le loro ville immerse nel campagna.
Indissolubile resta infatti il legame dell’area con Venezia e la Serenissima Repubblica, di cui per quattrocento anni fu terra prediletta per via dell’abbondanza e varietà dei suoi prodotti e del comodo approdo fluviale. Dal 1406 al 1797 il Colognese godette dello speciale privilegio di appartenere al Dogado veneziano, venendo aggregato al Sestiere di Dorsoduro e considerato quasi alla stregua di un’isola in terraferma oltre che uno dei più fiorenti granai della Serenissima.
Altrettanto dense e interessanti sono le tracce che attestano la presenza dell’uomo già in epoca preistorica, con reperti risalenti al Neolitico, e poi al tempo dei Romani quando la stazione agraria di Cologna Veneta era nota anche al poeta Catullo che la citò in uno dei suoi Carmi (O Colonia, quae cupis ponte ludere longo).
Il percorso cicloturistico è il fulcro delle azioni promosse e finanziate dal PIA-R del Colognese, Piano integrato d’area rurale che ha riunito 30 soggetti, sia pubblici che privati, rappresentativi del territorio per la valorizzazione di siti storico-architettonici e la creazione di un prodotto turistico nuovo; la progettazione esecutiva e il coordinamento lavori è stato curato da EPC European Project Consulting srl, società vicentina specializzata in servizi di progettazione ambientale e di sviluppo territoriale mediante l’accesso a fondi europei o regionali.
Segnalato da apposita cartellonistica, il percorso si presenta alla portata di tutti e particolarmente indicato anche per le famiglie con bambini al seguito.
L’itinerario segue l’ideale tracciato della Strada del vino Arcole, tra i massimi simboli del territorio, e insiste prevalentemente su una viabilità precedentemente esistente composta da lungargini, strade secondarie e carrareccie che sono state oggetto di interventi di sistemazione e stabilizzazione.
Un itinerario ideale per il turista attento e consapevole, desideroso di gustare appieno tutti gli scorci che il paesaggio offre e toccare con mano il suo patrimonio di saperi e sapori. Procedendo tra vigneti, meleti e campi coltivati si incontrano borghi antichi dove si conservano intatti i tratti della civiltà rurale veneta, ville di campagna, case a corte, abbazie, chiese e oratori, siti museali di particolare interesse come il Museo civico Archeologico di Cologna Veneta (uno dei più importanti a livello regionale), il Museo Napoleonico di Arcole, il Museo civico Geopaleontologico di San Bonifacio (ospitato all’interno della splendida Abbazia di Villanova).
Passeggiando sulle due ruote si possono inoltre incontrare e degustare prodotti della terra e delizie della tavola rinomati ben oltre i confini nazionali come il raffinato mandorlato di Cologna Veneta o i pregiati vini della Doc Arcole, ma anche primizie di stagione quali il Radicchio di Verona Igp, la Patata dorata del Guà, la Verza Moretta di Veronella, l’Asparago di Arcole, la Mela di Verona e ancora insaccati quali il Prosciutto Veneto Berico Euganeo Dop, il Salame e la Soppressa di Verona.
Tutte le informazioni sul percorso, i luoghi di interesse da visitare, i prodotti agroalimentari tipici, gli eventi in programma durante l’anno e le strutture di ospitalità agrituristica si possono trovare su: www.percorsodelcolognese.it