L’INTUIZIONE DEL PROFESSOR IGNAZIO TASCA, PRIMARIO DI OTORINOLARINGOIATRIA DELL’AUSL DI IMOLA, È UN SUCCESSO A LIVELLO “OLIMPICO”. IL DISPOSITIVO CHE SOPPERISCE ALLE PROBLEMATICHE DERIVANTI DA SETTO NASALE DEVIATO O COLLASSO DELL’ALA NASALE, PERMETTE DI MIGLIORARE LA RESPIRAZIONE E, DI CONSEGUENZA, LE PRESTAZIONI SPORTIVE, MA ANCHE LA VITA DI TUTTI I GIORNI.
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Tutte le funzioni del nostro organismo necessitano di ossigeno, ecco perché la respirazione rappresenta un’attività vitale. A maggior ragione, laddove si parli di sforzi fisici ed attività sportiva – suonerà a mo’ di luogo comune – l’ossigenazione dei tessuti e la corretta inalazione rivestono un ruolo cruciale, se non addirittura determinante, nel raggiungimento della performance perfetta. Il professor Ignazio Tasca, primario di otorinolaringoiatria dell’Ausl di Imola, organizza e partecipa a convegni in tutto il mondo e la sua professionalità è riconosciuta e stimata a livello internazionale. Sua l’idea di creare un dispositivo, un device, in grado di dilatare le cavità nasali per migliorare il flusso di aria in ingresso. Si chiama “Dan Air” ed è un prodotto che mira a migliorare e completare la respirazione, mantenendola stabile a prescindere dalle variabili soggettive di ogni persona. DAN è un acronimo che sta per Dilatazione Anatomica Nasale, e si tratta di un accessorio che dilata le cavità nasali e permette un flusso d’aria maggiore, mantenendo però caratteristiche di comodità e adattabilità.
Professor Tasca, da quali considerazioni nasce questo progetto?
«Io sono un patito della funzione del naso, abituato alla filosofia di analisi clinica: il naso ha un ruolo importante e fondamentale per tante condizioni, il neonato se non riesce a tenere naso aperto, non riesce a respirare, per esempio. Le funzioni del naso sono diverse: respiratorie, di riscaldamento, di purificazione e risonanza. Con la respirazione abbiamo una diversa espansione del torace rispetto a quella boccale. La funzione di riscaldamento fa sì che l’aria, passando attraverso il naso, giunga ai polmoni ad una temperatura costante a prescindere dalla temperatura esterna, e ciò grazie ai turbinati che fungono da “termosifone”. La funzione di purificazione consiste nel filtrare le polveri che si trovano nell’aria e che in tal modo non giungono ai polmoni. Altro aspetto, quello legato alla risonanza, è facilmente intuibile quando abbiamo il naso chiuso e ci troviamo ad avere una voce appunto nasale. Un altro meccanismo importante è l’olfatto, determinante per alcuni animali e, per l’uomo, cruciale strumento di difesa. Entrando nel merito del ciclismo, parlando di sport, dunque, quando siamo sotto sforzo, ci troviamo in condizioni di difficoltà e di norma si va in debito d’ossigeno: in tal caso, avere un naso che funziona in maniera efficiente, ci permette di meglio gestire lo sforzo. Laddove, tuttavia, si registrino deviazioni al setto nasale, la distribuzione dell’aria non è omogenea. Lo stesso accade qualora vi sia una alterazione della valvola nasale, lo spazio più stretto all’interno del naso. Tale struttura anatomica formata dall’unione fra cartilagini triangolari e setto nasale presenta un angolo di 15 gradi. Allorquando quest’angolo viene a ridursi, per alterazioni strutturali, insorgono importanti difficoltà respiratorie nasali. Ed ecco che viene in soccorso il device.»
In quale modo?
«Dobbiamo porre le condizioni per riportare l’angolo ai fisiologici 15 gradi che, a causa di un collasso dell’ala o di deviazioni di setto, viene a ridursi. Sul mercato esistono e vengono utilizzati dagli sportivi, i cerottini che vanno applicati sul naso e hanno la funzione di sollevare dall’esterno le pareti. L’efficacia tuttavia di quei dispositivi, è però condizionata da due fattori, ovvero dall’elasticità del materiale col quale sono realizzati e dalla differenza di pelle tra i soggetti che li utilizzano. Il DanAir è un dispositivo che supera questo tipo di problemi ed è dotato di questo “angolo magico” che, una volta inserito all’interno delle cavità nasali, permette di aprire un varco all’aria e di fornire sostegno quando c’è un collasso dell’ala nasale.»
Come si utilizza quindi?
«Si inserisce questo dispositivo, realizzato in materiale biocompatibile che è in grado di mantenere la sua elasticità per lungo tempo, all’interno della cavità nasale. Peraltro è stato realizzato in tre misure diverse, la small, medium e large, in base a studi anatomici svolti sulle valvole nasali interne, proprio per meglio adattarsi all’anatomia dei vari soggetti. È un supporto confortevole, facile da portare. Io per esempio, lo tengo nel marsupio e l’ho sempre con me, quando faccio attività sportiva. Non appena viene inserito nel naso, il miglioramento nella respirazione è immediato per chiunque, soggetto “sano” o con deviazioni. Inoltre, le sue caratteristiche fanno sì che pochi istanti dopo averlo indossato, ci si dimentichi di averlo. Peraltro è stato realizzato anche in colorazioni diverse a seconda del proprio gusto.»
Che tipo di studi sottendono lo sviluppo del DanAir?
«Stiamo pubblicando un lavoro di ricerca su una rivista scientifico-sportiva nella quale abbiamo saggiato questo “device” su ciclisti in condizioni di normalità e sotto sforzo, effettuando analisi con e senza dilatatore. Ci sono stati benefici visto che l’ossigenazione è cambiata. Peraltro è un dispositivo che utilizziamo anche nella diagnostica. Infatti lo utilizziamo nelle prove rinomanometriche, esami che misurano i flussi di aria e le resistenze nasali mediante una maschera applicata sul viso del soggetto. Laddove le resistenze nasali, dopo la prova di decongestione, risultino elevate, si applica il device e si verifica a quel punto la situazione: se le resistenze si normalizzano, allora si tratta di resistenze valvolari che possono risolversi con la semplice applicazione del DanAir oppure con chirurgia.»
Quando si può usare il device?
«Praticamente sempre, non ci sono controindicazioni, se non qualche accortezza da tenere, come il rimuoverlo per soffiarsi il naso, ma davvero poco altro. Abbiamo effettuato ricerche sui ciclisti amatoriali di Castel San Pietro Terme e sono stati registrati incrementi di performance. Dunque l’utilizzo sportivo è consigliato. Peraltro in occasione delle paralimpiadi, diversi atleti l’avevano indossato, così come lo usano canottieri, podisti, ciclisti. Ma il device ben si adatta alla vita di tutti i giorni: chi russa per esempio, può registrare immediati benefici. In ogni caso, quando l’ossigenazione è migliore, anche la vita di tutti i giorni migliora. Dunque è un dispositivo che ben si attaglia a chiunque desideri respirare meglio.»
a cura di Nicoletta Brina