Delegazione Trevigiana al giro delle Fiandre in rappresentanza del Muro di ca’ del Poggio
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Il gemellaggio tra il Muro di Ca’ del Poggio e il Muro di Grammont apre nuove strade per la promozione del territorio e del cicloturismo. Sulla celebre ascesa di San Pietro di Feletto, dove quest’anno transiteranno sette appuntamenti ciclistici di richiamo, inizia il conto alla rovescia in vista del passaggio del Giro d’Italia del Centenario del 27 maggio
Il Muro di Ca’ del Poggio e il Muro di Grammont pedalano assieme. Una delegazione trevigiana è stata ospite, lo scorso weekend, del Giro delle Fiandre. Sul tavolo, progetti finalizzati ad accomunare due territori particolarmente vocati alla pratica del ciclismo e legati anche da un comune denominatore rappresentato dai rispettivi muri.
L’idea è quella di allargare il gemellaggio tra il Muro di Ca’ del Poggio e il Muro di Grammont – fortemente voluto dalla Regione Veneto – ad altre salite che, nel mondo, abbiano segnato la storia del ciclismo, diventando destinazioni particolarmente apprezzate, e quasi mitiche, per chi ama la bicicletta.
“Non esistono muri, quando gli obiettivi sono comuni – ha commentato il sindaco di San Pietro di Feletto, Loris Dalto, in rappresentanza della delegazione trevigiana che ha incontrato Guido De Padt, sindaco di Geraardsbergen, città in cui si trova il Muro di Grammont. -. Siamo entusiasti di aver avviato questo accordo con il Muro di Grammont. La mitica ascesa del Giro delle Fiandre è ora abbinata alla salita simbolo della terra del Prosecco. Ma non ci fermiamo qui. Abbiamo un progetto ambizioso, che punta a costruire una vera e propria rete internazionale di muri legati al grande ciclismo. Il gemellaggio tra i muri potrà così diventare occasione di scambio e di relazioni finalizzate a sviluppare attività solidali e sportive, promuovendo le destinazioni per i ciclisti e i cicloamatori”.
Domenica, al Giro delle Fiandre juniores, ha partecipato anche il Team Treviso, una selezione trevigiana costituita da sei atleti. Migliori del gruppo, Stefano Lira, quarto, e Andrea Pietrobon, ottavo. La Marca che pedala si è dunque fatta onore in ogni campo.
“Il gemellaggio tra il Muro di Ca’ del Poggio e il Muro di Grammont – commenta Renato Di Rocco, presidente della Federazione ciclistica italiana, presente al Giro delle Fiandre insieme al presidente provinciale della Fci, Giorgio Dal Bò, e al vicepresidente regionale della Fci, Ivano Corbanese – non si limita a unire due passaggi storici e straordinari del grande ciclismo, ma rinsalda i sentimenti e la passione condivisa di due nazioni di forte tradizione ciclistica. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo magnifico traguardo che sarà anche lo spunto per un cicloturismo di qualità e di continua valorizzazione del territorio”.
Il prossimo incontro tra i rappresentanti del Muro di Ca’ del Poggio e del Muro di Grammont avverrà il 27 maggio, a San Pietro di Feletto, in occasione della ventesima – e decisiva – tappa del Giro d’Italia del Centenario.
Quel giorno, il Muro di Ca’ del Poggio ospiterà, da mattina a sera, la “Grande Festa Rosa” aperta a tutti gli sportivi. Sarà il momento clou di un 2017 che, oltre al Giro d’Italia, vedrà transitare il grande ciclismo sul Muro di Ca’ del Poggio anche in altre sei occasioni: le gare internazionali giovanili di San Vendemiano (23 aprile), San Michele di Feletto (7 maggio) e Solighetto (28 maggio) e il Giro Rosa (2 luglio).
A seguire, la Pina Cycling Marathon (16 luglio), per la prima volta attesa al transito sul Muro. Quindi, gran finale di stagione con la Prosecco Cycling, che quest’anno anticipa la data (10 settembre), riproponendo l’originale formula finalizzata a valorizzare un agonismo di qualità, che tanto successo ha incontrato nel 2016.
Nella foto allegata, da sinistra, Guido De Padt (sindaco di Geraardsbergen), Alberto Stocco (Muro di Ca’ del Poggio), Renato Di Rocco (presidente della Federazione ciclistica italiana) e Loris Dalto (sindaco di San Pietro di Feletto).