Andrea Piccolo nel 2018 conquistò la medaglia di bronzo nella prova a cronometro ai Mondiali Juniores. Nel 2019 vinse il Trofeo della Lunigiana e la prova contro il tempo dei Campionati Europei di categoria.
Nel 2020, con la maglia della Colpack Ballan, agguantò il secondo posto nella cronometro dei Campionati Italiani alle spalle di Jonathan Milan. Poi l’anno successivo il passaggio con l’Astana (fino a fine maggio, ndr), squadra con cui non ha mai corso, per poi approdare nella seconda parte di stagione alla Viris Vigevano dove ha trionfato alla Ruota d’Oro ed è arrivato secondo al Gp Capodarco. Nel 2022 l’approdo alla Gazprom-Rusvelo, squadra che in seguito alle decisione dell’Unione Ciclista Internazionale è stata fermata per le vicissitudini tra Russia ed Ucraina. E con lei anche tutti i suoi corridori.
Andrea, come va?
“Bene dai, diciamo così. Sono in salute”.
Vieni da un periodo sfortunato: i problemi di salute, ora la squadra che non può gareggiare. E’ una fase travagliata della tua carriera…
“Sicuramente. Sono due anni che mi alleno e corro poco. Ora stiamo cercando una soluzione per poter tornare a gareggiare ma non è semplice”.
Come stai vivendo questa situazione in seguito allo stop della Gazprom-Rusvelo?
“E’ stato un fulmine a ciel sereno. Siamo passati da tutto a niente. Io avevo cominciato bene e avevo il morale alto. Con l’Astana non avevo neanche cominciato. E’ stato davvero un brutto colpo soprattutto per una situazione che non dovrebbe toccare lo sport”.
L’approdo in Gazprom lo avevi visto come un passo indietro nella tua carriera dopo aver indossato la maglia dell’Astana?
“No, assolutamente perché comunque la squadra era ben organizzata e supportata. Io mi sono trovato bene e anche in parecchie corse ci siamo fatti vedere riuscendo anche ad essere protagonisti”.
Anni fa Davide Cassani vedeva in te il futuro dell’Italia nelle corse a tappe. Pensi sia ancora un obiettivo realizzabile?
“Secondo me sì, perché ho fatto due anni dove mi sono allenato tanto ma ho corso poco, però sono giovane e quindi ho ancora tanti anni di carriera davanti a me. E poi se se sono rose fioriranno”.
Quando rivedremo l’Andrea che incantava nelle categorie giovanili?
“Quando avrò la possibilità di riattaccare il numero sulla schiena, con il giusto tempo, spero di tornare l’Andrea delle categorie giovanili”.
Come ti stai allenando in queste settimane?
“Io non ho mai perso né la voglia né lo stimolo di allenarmi e quindi mi sto sempre mantenendo in forma e fisicamente sto bene”.
Hai trovato qualche soluzione per poter continuare questa stagione?
“Al momento non posso ancora dire nulla. Vedremo nei prossimi giorni”.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
“Un Grande Giro o una Grande Classica. Vedremo cosa mi riserverà il futuro”.
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