Scampato pericolo per Milan Vader. Il mountain biker e ciclista su strada olandese che corre per il team Jumbo-Visma aveva rischiato la vita nella quinta tappa del Giro dei Paesi Baschi a causa una caduta in discesa ad altissime velocità.
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Per prevenire complicanze a livello cerebrale il classe ’96 era stato posto in coma artificiale dopo l’arrivo presso l’ospedale di Blbao, oggi la situazione è finalmente sotto controllo. Lo stesso ciclista ha tenuto a rassicurare tutti attraverso un lungo post su Instagram.
“Ciao a tutti! Credo sia il momento di aggiornarvi sulla mia situazione. Le ultime tre settimane sono state molto incerte per me e le persone che mi stanno attorno. Questo è stato il motivo per cui le notizie sono state tenute un po’ generali. Questo ha dato modo a me e ai miei familiari di concentrarsi su quello che è davvero importante”.
“La squadra e la mia famiglia si sono sempre tenuti in contatto e siamo molto contenti di come sono andate le cose! Adesso la situazione sta migliorando giorno dopo giorno e vorrei dirvi qualcosa in più a proposito della mia situazione. Sono caduto durante il Giro dei paesi Baschi e sono finito in terapia intensiva a Bilbao con fratture in tutta la parte superiore del mio corpo. La cosa più critica in quel momento è stato che avevo alcuni problemi venosi correlati, quindi il mio cervello è stato senza ossigeno per un tempo limitato”.
“Sono stato per due settimane sotto anestesia per dare al mio corpo il tempo di recuperare il meglio possibile. Non ricordo nulla del giorno della mia caduta fino a che non mi sono svegliato due settimane più tardi. Quindi sono sveglio da poco più di una settimana. Sostanzialmente dovrò imparare di nuovo tutto da zero. Anche camminare richiede un po’ di tempo”.
Nel frattempo sono stato trasferito all’ospedale Erasmus di Rotterdam, dove diversi specialisti si sono occupati delle mie fratture. Fortunatamente adesso sono in grado di lasciare l’ospedale e lavorare sul mio recupero da casa. Voglio ringraziarvi per il grande supporto! Mi sta dando la forza per superare tutto questo. Un grande ringraziamento anche ai dottori di corsa per essere intervenuti prontamente e aver salvato la mia vita. E infine un grande ringraziamento a tutta la famiglia del Team Jumbo-Visma per il supporto e la comprensione”.
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