Abbiamo raggiunto telefonicamente prima della partenza della quinta tappa di questo Giro d’Italia 2022 (la Catania-Messina, ndr) Giuseppe Martinelli, direttore sportivo dell’Astana Qazaqstan, formazione che ha già perso il suo capitano Miguel Angel Lòpez durante la frazione di ieri a causa di un problema muscolare alla coscia sinistra. E ora come si muoverà l’Astana? Facciamo chiarezza con Beppe Martinelli.
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Beppe, come va?
“Abbastanza bene, dai”.
Avete perso il vostro capitano. Che cos’è successo esattamente?
“Ha riportato una contrattura già il primo giorno che è arrivato al Giro, insieme ai medici della squadra abbiamo cercato di risolvere il problema ma purtroppo non è migliorato. Durante il giorno di riposo Lòpez ha fatto di tutto per superare questo problema ma non c’è stato niente da fare, era impossibile andare avanti. Nel ciclismo succedono queste cose, non è né il primo né l’ultimo”.
Ora come cambierà la strategia della vostra squadra?
“Non è facile voltare pagina. Dobbiamo provare a dare un senso a questo Giro d’Italia completamente nuovo per noi. Solitamente corriamo per la classifica ma il leader ci manca. Nibali? Ieri ho visto il Vincenzo che volevo, adesso sarà lui il leader della nostra squadra per il campione e corridore che è, però non è qui per la classifica generale. Come squadra dobbiamo assolutamente dare qualcosa a chi ci segue e ci supporta. Non abbiamo una classifica da difendere e quindi proveremo ad andare in fuga e vincere qualche tappa”.
Credi che il giorno di riposo abbia influenzato la corsa di ieri?
“Per qualcuno sicuramente sì anche se quasi tutti i migliori erano davanti. La fuga di ieri non ha condizionato la corsa ma ha fatto sì che non si creasse quella situazione di battaglia che ci aspettavamo. Come favorito ieri vedevo Yates ma credo che la caduta abbia influenzato la sua prova. E’ stata una corsa più di tattica che di battaglia vera”.
C’è qualcuno che ti ha stupito in queste prime tappe?
“La crono che ha fatto Yates ha stupito tutti. La maglia rosa di Van der Poel invece ha fatto bene a tutto il ciclismo”.
Oggi invece che tappa sarà?
“Potrebbe essere una tappa per velocisti per com’è disegnata. La salita a metà percorso potrebbe muovere qualcosa anche se penso che si arriverà quasi sicuramente in volata”.
Dove si deciderà secondo te questa 105esima edizione della Corsa Rosa?
“Nella tappa dell’Aprica e della Marmolada (la 16esima e la 20esima, ndr). Poi durante il Giro ci sono tanti fattori ma credo che gli ultimi tre giorni della Corsa Rosa siano cruciali”.
Chi è il favorito?
“Per me è sempre stato Carapaz, però voglio vedere se Yates ha imparato qualcosa dalle edizioni scorse”.
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