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Vincenzo Nibali ha annunciato il proprio ritiro dall’attività agonistica.
Questa sarà l’ultima stagione in gruppo per il ribattezzato Squalo. Si chiude un’era per il ciclismo italiano, saluta un atleta dalla classe cristallina e che in carriera è stato capace di vincere un Tour de France (2014), due Giri d’Italia (2013 e 2016), una Vuelta di Spagna, oltre a due Giri di Lombardia e una Milano-Sanremo.
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Un fenomeno assoluto che ha segnato l’ultimo decennio del pedale tricolore e che ha tenuto alta la bandiera del nostro movimento nelle grandi corse a tappe e non solo. Arriva il concedo di un talento assoluto, che ha saputo fare innamorare gli appassionati di questo sport e che dopo 18 stagioni da professionista ha deciso di appendere la bicicletta al chiodo.
Il commiato è giunto sul palco del Processo alla Tappa, al termine della quinta tappa del Giro d’Italia 2022, giunta a Messina, sulle strade dove ha mosso le sue prime pedalate e dove ha capito che avrebbe potuto regalarsi enormi soddisfazioni tra i grandi. Vincenzo Nibali è entrato di diritto tra le leggende di questo sport, l’annuncio odierno chiude un libro le cui pagine sono state scritte con il cuore romantico degli eroi di tempi andati. Tra attacchi funambolici, invenzioni tecniche, estri maestosi in salita, stoccate magiche come quella sul Poggio alla Classicissima, trionfi in location magiche e in contesti epici. A Vincenzo Nibali bisogna ergere un monumento assoluto per quello che ha dato nell’ultimo decennio abbondante.
Il siciliano era in lacrime mentre pronunciava le parole più dolorose per uno sportivo ai vertici. L’addio arriva a 37 anni, senza troppi fronzoli: “Non capita tutti i giorni di arrivare a Messina. Aspettavo questa tappa da diverso tempo, sapevo da anni che c’era l’intenzione di portare una tappa qui. Questo sarà il mio ultimo Giro d’Italia e probabilmente lascerò il professionismo a fine stagione. È normale, ho raccolto tantissimo da ragazzo, continuando fino ad adesso, cercando di fare sempre il meglio. Le decisioni a volte arrivano anche così“.
A cura della redazione di Inbici Magazine e OA Sport partner– Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata
