Il ciclismo donne azzurro continua a farci sognare e torna al successo con la giovane piemontese del Team BePink, autrice di una fuga a sette nella seconda tappa (Sasamòn – Aguilar de Campoo, 128 km) della gara a tappe World Tour spagnola. E’ stato necessario il fotofinish per confermare l’affermazione di Matilde davanti alla olandese Nina Buijsman (Human Power Health) ed all’altra italiana Lara Vieceli (Ceratizit – WNT Pro Cycling).
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Un susseguirsi di scatti e controscatti nei primi 40 km non ha permesso inizialmente la formazione di un gruppo di fuggitive, che si creerà successivamente: ci sono Nina Buijsman, Aranza Valentina Villalòn (Eneicat – RBH Global), Jennifer Ducuara (Colombia Tierra de Atletas – GW – Shimano) e Lara Vieceli, a cui si aggregheranno in seguito le portacolori di BePink Nora Jencusova e Matilde Vitillo. Il loro vantaggio supererà i sette minuti e il plotone con le velociste inizia ad alzare il ritmo, mentre una caduta in corsa mette fuori gioco la vincitrice della Amstel Gold Race e della Freccia Vallone Marta Cavalli, la quale è costretta ad abbandonare. La cremonese è stata portata in ospedale per accertamenti e il suo team comunicherà successivamente lo stato di salute.
La gara continua e le sette battistrada perdono secondi dopo secondi fino all’ultimo chilometro, dove il rischio serio di essere riprese si fa sentire. Dopo il triangolo rosso Matilde Vitillo va a parlare con la propria compagna di squadra, mentre dalla propria ammiraglia la DS Sigrid Corneo le incitava incessantemente. A circa 200 metri dal traguardo la astigiana fa partire la sua volata anticipando le avversarie, Buijsman rinviene su di lei negli ultimissimi metri ma il fotofinish ha decretato il successo di Matilde Vitillo per meno di mezza ruota. Il gruppo manca l’aggancio con la fuga per soli 7” ed è stato regolato da Lotte Kopecky.
La nuova leader della classifica generale alla Vuelta a Burgos femminile è la colombiana Jennifer Ducuara (Colombia Tierra de Atletas – GW – Shimano), la quale ha scalzato la stessa campionessa nazionale belga della SD Worx, la quale ieri si è imposta nella prima frazione. Per la 26enne sudamericana è anche la prima partecipazione assoluta in una gara World Tour. Ci sono due italiane nella Top 10 in classifica: Soraya Paladin (Canyon – SRAM) e Letizia Borghesi (EF Education – Tibco – SVB), entrambe a 6” da Ducuara.
Grande sorpresa per la 21enne nata a Torino, nazionale Under 23 che corre anche in pista ed al primo successo in carriera da Elite su strada: “Non me l’aspettavo davvero, nemmeno in fuga pensavamo di poter vincere ed è stata una vera sorpresa. Avevo già attaccato ieri ed eravamo state riprese, oggi invece è arrivata addirittura la vittoria e la felicità è indescrivibile. Nel finale il gruppo da dietro arrivava a velocità doppia rispetto a noi così ho cercato di anticipare le avversarie anche con l’aiuto della mia compagna di squadra Nora Jencusova: ho rischiato e forse con un metro in più da fare la Buijsman mi avrebbe battuta. Devo dire grazie alla squadra, alle mie compagne e a Sigrid che dalla ammiraglia ci ha motivato tantissimo, poi una dedica va anche alla mia famiglia che non è riuscita a venire qui ma c’è sempre e mi ha guardato in tv”. Il Women’s World Tour aggiunge un altro successo italiano dopo quelli ottenuti in primavera da Elisa Balsamo (Trofeo Alfredo Binda, Brugge – De Panne e Gand – Wevelgem), Elisa Longo Borghini (Parigi-Roubaix) e Marta Cavalli (Amstel Gold Race e Freccia Vallone), senza dimenticare quelli di Marta Bastianelli a Valencia, al Festival Elsy Jacobs (sua la prima tappa, la Generale e la Classifica a Punti) e al Tour de Bretagne, Rachele Barbieri allo ZLM Omloop der Kempen e di Chiara Consonni alla Dwars Door Vlaanderen.
Domani si corre la terza e penultima tappa, da Medina de Pomar a Ojo Guareña, di 113.4 km e con finale in vetta ad uno strappo, dove un anno fa vince la danese Cecilie Uttrup Ludwig.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata