Ci si avvicina in maniera sempre più spedita verso la nottata italiana fra sabato e domenica, quando a Wollongong si assegnerà il titolo mondiale di ciclismo su strada.
Dal 15 al 22 Febbraio 2025 in Costa Blanca
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Un percorso duro attende i partecipanti, favorevole ai grandi interpreti delle corse di un giorno e a chi sa andare forte in salita; una delle Nazionali favorite è senza dubbio il Belgio, che potrà contare su una formidabile coppia composta da Wout Van Aert e da Remco Evenepoel. Ma nasce un quesito: fra i due, chi è che ricoprirà il ruolo da capitano?
Entrambi possono essere adattissimi ad una gara del genere. Il giovane leader della Quick-Step Alpha Vinyl arriva in Australia carico a pallettoni dopo il successo alla Vuelta a España, ma ha spesso saputo esaltarsi nelle classiche, come dimostrano i successi alla Liegi e alla San Sebastian nella sua ancor breve carriera. Ma di fianco c’è probabilmente il miglior esponente delle corse di un giorno assieme a Mathieu van der Poel, capace di poter vincere ovunque gli aggradi.
Due veri fuoriclasse, ma che lo scorso anno, nel Mondiale casalingo nelle Fiandre, hanno lasciato fuoriuscire qualche attrito dopo il successo di Julian Alaphilippe, con Van Aert che discusse pubblicamente la condotta di gara di Evenepoel, all’attacco a 180 chilometri dal traguardo, mentre l’uomo della Quick-Step, in ottime condizioni, criticò il suo utilizzo da gregario quando, da par suo, sentiva di avere la gamba giusta per attaccare l’iride.
Una vera e propria gatta da pelare per il CT Sven Vanthourenhout; nonostante i due alla vigilia abbiano appianato, almeno a parole, le loro divergenze, è ovvio che il Belgio ad un certo punto della gara sarà costretto a puntare le proprie fiches su soltanto uno dei due. Quel che è certo è che al momento Wout Van Aert e Remco Evenepoel partiranno con gli stessi gradi, ma poi sulla strada dovranno essere bravi a mettere da parte un’eventuale rivalità e collaborare per il bene della squadra. Se così non dovesse essere, potrebbe ripetersi lo stesso scenario del 2021, quando un Mondiale sulla carta tutto per il Belgio ha visto trionfare una Nazionale dalle gerarchie ben delineate come la Francia di Julian Alaphilippe. E per una squadra dalle individualità così marcate sarebbe un vero e proprio smacco.
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