Giro, Tour, Vuelta e Mondiale. Un’annata che entra di diritto nella storia del ciclismo quella di Annemiek van Vleuten: lei che non avrebbe neanche dovuto prendere parte a questa gara, vista la frattura del gomito arrivata nella cronometro a squadre di qualche giorno fa, ancora una volta ha stupito tutti. La neerlandese si aggiudica il suo secondo titolo iridato con una fagianata in quel di Wollongong. In terra australiana da sottolineare anche la bellissima medaglia di bronzo di Silvia Persico.
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Diversi attacchi nella prima parte di gara: è riuscita ad evadere in solitaria la francese Gladys Verhulst. La prima difficoltà di giornata, il Mount Keira, ha visto già una prima selezione netta nel plotone. Nel frattempo l’attaccante della prima ora è stata raggiunta e sono ripartite in tre: la belga Julie Van De Velde, la svedese Caroline Andersson e la britannica Elynor Backstedt.
All’entrata nel circuito l’Italia si è messa a dettare il ritmo, con una pimpante Elena Cecchini. Nel frattempo anche la pioggia è arrivata sulla corsa. Le azzurre hanno ricompattato il gruppo e, nel penultimo giro, è cambiato tutto: sul Mt.Pleasant attacchi di Liane Lippert (Germania) ed Elisa Longo Borghini, mentre si è staccata definitivamente l’ex campionessa Elisa Balsamo.
Ad approcciare l’ultima tornata al comando, con l‘assenza totale a sorpresa dell’Olanda, sono state in cinque: assieme a Lippert e Longo Borghini anche Cecilie Ludwig (Danimarca), Katarzyna Niewadoma (Polonia) ed Ashleigh Moolman-Pasio (Sudafrica). Le cinque sono state raggiunte dal plotone e, sull’ultima ascesa, dopo un breve scatto di Marlen Reusser (Svizzera), si sono trovate nuovamente assieme al comando.
L’accordo però è mancato negli ultimi chilometri e, grazie alla Svizzera, si è ricompattata la situazione nuovamente proprio all’ultimo chilometro. In una corsa emozionante non poteva mancare il colpo di scena clamoroso: a 700 metri dall’arrivo attacco di Annemiek van Vleuten che va a sorprendere tutte anticipando la volata, con nessuna che è riuscita a rispondere. Trionfo assurdo per la neerlandese, con Lotte Kopecky ad aggiudicarsi lo sprint del rammarico ed il bellissimo bronzo di Silvia Persico.
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