Ai microfoni della Federciclismo, di cui è presidente, Cordiano Dagnoni esprime tutta la propria soddisfazione per l’andamento dei Mondiali di ciclismo su pista di Saint-Quentin-en-Yvelines, in Francia. Sul velodromo che sarà olimpico gli azzurri hanno trovato grandi performance e, soprattutto, risultati in abbondanza.
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La spedizione azzurra ha fatto non bene, di più: “Mondiale assolutamente positivo, abbiamo aperto e chiuso cantando il nostro inno. Un modo ormai consueto, ma che ci da grande gioia per festeggiare i nostri campioni che vincono un titolo. Quattro ori e tre argenti, bottino importante che da soddisfazione a tutta la Federazione, agli amanti del ciclismo, a tutto lo staff che lavora per questi grandi campioni“.
I giovani oltre il bilancio positivo: “Noi confidiamo di aver fatto un buon lavoro, perché abbiamo tanti giovani. La nostra squadra è molto giovane e ha la forza del gruppo, l’atmosfera. il clima che si respira è di grande serenità e complicità tra gli atleti sia al maschile che al femminile. Il gruppo è molto coeso, e questo credo sia il segreto e l’arma vincente“.
Focus, naturalmente, su Elia Viviani: “Lo conosco da quando era ragazzino, era un professionista già dalle giovanili. Atleta straordinario. Oggi ha dimostrato ancora una volta che in una gara facile da comprendere, ma difficile da correre come l’eliminazione, lui ha messo le doti, la destrezza, l’abilità che ha in bicicletta“.
Inquadramento positivo della vista Olimpiadi, dato che il velodromo è quello a cinque cerchi: “Assolutamente. Abbiamo tanti giovani che stanno crescendo, per cui il gruppo che abbiamo visto è una certezza, è consolidato. Abbiamo anche un ricambio importante, non solo per il 2024, ma nelle specialità veloci stiamo lavorando anche per Los Angeles 2028“.
E infine una nota di colore: “Vi racconto un aneddoto curioso: ho fatto i complimenti a Havik, l’olandese che ha vinto la corsa a punti, e lui mi ha detto ‘Mi prometti che quando c’è la premiazione venite a cantare Fratelli d’Italia? Perché anche per gli altri è bello sentirci cantare“.
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