Elia Viviani mette in guardia i velocisti. Il nostro connazionale è convinto che la categoria citata possa scomparire nei prossimi anni, un analisi che non si limita alla composizione delle varie tappe che sempre più spesso racchiudono dei notevoli limiti per gli sprinter.
Training Camp Spagna Costa Blanca
2 date disponibili: dal 18 al 25 Gennaio e dal 15 al 22 Febbraio
Un'esperienza imperdibile per gli appassionati di ciclismo
Scopri di più
Il 33enne ha riportato ai microfoni della ‘Gazzetta dello Sport’: “Penso che il velocista puro non potrà più esistere in futuro. Ora devi essere capace di tenere sulle salite. I percorsi stanno diventando più duri e di questi tempi un arrivo in volata può esserci dopo una giornata con 2.000 metri di dislivello”.
L’ex campione olimpico su pista ha continuato dicendo: “Non ci sono più le logiche di un tempo. Adesso basta un solo chilometro di salita per far sì che la corsa esploda. Nei grandi giri è dura avere dei compagni a disposizione ad aiutarti. Se sei in una squadra che ha un uomo di classifica le priorità sono altre”.
Il veronese della Ineos Grenadiers ha concluso affermando: “Fabio Jakobsen credo che sia il migliore attualmente, negli ultimi 200 metri è imbattibile. Attenzione per il futuro anche a Olav Kooij. Ha già mostrato consistenza e penso che possa solo migliorare”.
A cura della redazione di Inbici Magazine e OA Sport partner– Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata