LE RUOTE DEI CORRIDORI: ECCO COSA MONTA CHI HA SCELTO CORIMA

La fondatrice di Corima Catherine Vallon ce lo aveva detto chiaramente: «La tendenza generale del mercato è quella di andare verso le ruote tubeless, ma per la prestazione il tubolare rimane tuttora il migliore standard».

Dalle parole ai fatti il passo è stato breve: anche la Cofidis, ovvero la squadra del ciclismo World Tour che Assieme alla Astana – Qazakstan è il secondo big team professionistico equipaggiato dal marchio francese, in queste prime gare del 2023 sta facendo ampio uso dei modelli per tubolare della linea Corima.

Quelle che vediamo, ad esempio, sono le apprezzatissime WS Black DX, ruote full carbon declinate da Corima nella variante a basso profilo da 32 millimetri e in quella ad “alto” da 47.

In questo caso sono montate su una bici prototipo che – parole di Look – «rappresenta la finalizzazione di un progetto che vede Look sviluppare diverse future piattaforme per biciclette assieme al team Cofidis».

Ma nella gamma Corima c’è spazio anche per i tubeless, come ad esempio le leggerissime Essentia 40, che utilizzano un profilo hookless (ovvero senza “uncino” di ritenzione) e che sono indicativamente adatte per l’utilizzo amatoriale.

In realtà Corima lascia libera facoltà ai corridori di scegliere che tipo di ruota utilizzare.

E abbiamo pochi dubbi che in occasioni di gare “particolari”, ad esempio la Parigi-Roubaix o in competizioni su terreni sconnessi, i team equipaggiati (o forse alcuni tra i loro corridori) sceglieranno di utilizzare i modelli tubeless all’interno della ricca gamma di questo rinomato marchio di ruote che in Italia è distribuito dalla Beltrami TSA di Reggio Emilia.

Ulteriori informazioni: Corima, Beltrami

A cura di Maurizio Coccia – Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata