Jonas Vingegaard concede il bis alla O Gran Camiño 2023. Dopo il successo nella seconda tappa di ieri (la prima vera e propria visto che la prima frazione era stata neutralizzata per la troppa neve nel tratto finale), il danese della Jumbo-Visma si impone anche nella frazione con arrivo sull’Alto do Castelo (GPM di prima categoria di 3,7 km al 6,4%) e rafforza la prima posizione in classifica generale a una giornata dal termine (ora il classe 1996 ha 53” di vantaggio su Ruben Guerreiro e 1’25” su Jesus Herrada). Da segnalare che anche oggi la neve ha creato problemi e ha costretto gli organizzatori a tagliare fuori una buona parte delle salite previste (tra cui anche 3 km dell’ascesa finale).
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La tappa inizia e diversi corridori provano subito ad avvantaggiarsi rispetto al gruppo, senza però avere fortuna. Ecco dunque che la fuga di giornata prende vita soltanto dopo oltre 35 km (sui 119 totali dopo l’accorciamento della frazione) e a formarla ci sono Rohan Dennis (Jumbo-Visma), Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team), German Nicolas Tivani (Team Corratec), Jonathan Lastra (Cofidis), Alex Martin (EOLO-Kometa), Andrés Camilo Ardila (Burgos-BH), Sebastian Schönberger (Human Powered Health), Igor Arrieta (Equipo Kern Pharma), Xabier Isasa (Euskaltel – Euskadi), Tiago Antunes (Efapel Cycling), Jorge Arcas (Movistar Team) e Mark Donovan (Q36.5 Pro Cycling Team).
Questi dodici cercano di collaborare e di guadagnare più tempo possibile, ma il gruppo è vigile e a 15 km dall’arrivo riprende tutti i fuggitivi. In vista dell’inizio dell’Alto do Castelo, l’andatura aumenta vertiginosamente in gruppo e la tensione sale sempre più. A 1,5 km dall’arrivo parte Vingegaard, che come nella tappa di ieri riesce a fare la differenza: con una grande accelerazione il danese lascia sul posto i suoi avversari e vola tutto solo fino al successo. 21” più tardi arriva al traguardo il portoghese Ruben Guerreiro (Movistar Team), mentre termina in terza posizione con 35” di ritardo l’ungherese Attila Valter (Jumbo-Visma), fondamentale per Vingegaard nella prima parte di salita. Poco più indietro lo spagnolo Jesus Herrada (Cofidis), quarto a 36”, e l’azzurro Lorenzo Fortunato (EOLO-Kometa), quinto a 40”.
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