E Mathieu Van der Poel sorprende tutti sul Poggio e va a vincere la Milano – Sanremo, edizione 114.
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E pensare che aveva dichiarato, qualche giorno prima del via alla gara: “La Sanremo fa dormire per quasi tutta la gara e poi si sveglia nel finale e scatta una incredibile adrenalina”. Effettivamente di adrenalina sul Poggio, Mathieu Van der Poel ne aveva già dal mattino, pur facendo finta di sonnecchiare per tutto il giorno, facendosi scarrozzare in fondo al gruppo e lasciando sfogare un gruppetto in fuga come succede ad ogni Milano – Sanremo che si rispetti.
L’adrenalina mista a sana rivalità nei confronti dell’avversario Wout Van Aert, che un mese fa aveva battuto pure al mondiale di ciclocross. Perché nel ciclismo è sempre questione di rivalità: Coppi – Bartali, Moser – Saronni e adesso Van der Poel – Van Aert. La rivalità è palpabile sin dal mattino quando, nella confusione delle interviste pre – gara, nessuno si accorge di cosa succede tra i due. Al tabellone interviste una televisione belga chiama per una intervista i due campioni che però non sanno che dovrebbero essere intervistati insieme. Arrivano quasi in contemporanea e si lanciano due occhiatacce piene di pugnalate virtuali. Il belga Van Aert con scatto felino precede il rivale olandese Van der Poel. Che a sua volta lo guarda stizzito così come guarda sinistramente il giornalista belga che ha avuto il coraggio di chiamarli insieme.
L’iridato di ciclocross si rifiuta di fare l’intervista e volta le spalle visibilmente infastidito. Storce la bocca e fingendo di fare stretching alla schiena volta il lato B alla troupe belga e al rivale in corsa. E si rifugia dietro il tabellone interviste. Attende impaziente che Van Aert finisca la sua intervista lo osserva fare il giro del tabellone facendo in modo di non incrociarlo. E poi si concede a microfoni e taccuini, quando il campo viene sgomberato dal rivale. La guerra fredda tra i due prosegue per tutti i 319 km della Milano – Sanremo. Ed esplode nel finale.
Ultimi 11 chilometri che sembrano dei bombardamenti. La seconda battaglia, dopo il mondiale di ciclocross, è vinta alla Sanremo. Ma la guerra tra i due continua.
a cura di Tina Ruggeri – Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata