Una domenica storica. Cycling Team Friuli Victorious protagonista alla Gent-Wevelgem Under 23, che ha anticipato la corsa prof: Nicolò Buratti ha ottenuto uno splendido secondo posto, al termine di una gara interpretata con cuore e intelligenza dalla squadra bianconera.
Una battaglia sportiva, consumatasi sotto la pioggia e sul consueto, selettivo percorso di una corsa di grande fascino e prestigio. E il CTF Victorious ha palesato ulteriori segnali di crescita, dopo l’ottimo avvio di stagione.
Gara nervosa, caratterizzata da diversi tentativi di fuga, col gruppo frazionato in più drappelli lungo strade che hanno il dono di restituire il sapore del ciclismo più puro.
Buratti, al pari dei suoi compagni, ha corso in modo accorto, con orgoglio e coraggio. A una quarantina di km dall’arrivo prende forma l’azione decisiva: c’è anche il 21enne friulano, assieme ad altri sette corridori. L’intesa viene trovata, il vantaggio aumenta col passare dei km.
Nel finale in testa iniziano gli attacchi. Ci prova anche Buratti, il belga Gil Gelders (Soudal – Quick-Step Devo Team) parte in contropiede anticipando i compagni di fuga e vince. Il portacolori del CTF Victorious regola il gruppetto con gli altri fuggitivi ottenendo un secondo posto storico.
“È stata una giornata dura, 190 km sotto la pioggia – ha detto il DS Fabio Baronti -. La corsa si è accesa presto, dopo un ventaglio si sono formati quattro gruppetti: i nostri ragazzi sono stati bravi, rimanendo calmi e lucidi. Buratti, poi, è stato eccezionale nell’inserirsi nell’azione decisiva: ieri avevamo parlato della possibilità di una simile evoluzione tattica”.
“Andrea Debiasi e Bryan Olivo, a loro volta, sono stati molto bravi a rintuzzare su ogni tentativo di contrattacco, dietro – aggiunge Baronti -. Fino a tre-quattro chilometri dall’arrivo i fuggitivi hanno proseguito di comune accordo, poi sono iniziati gli attacchi. Ci ha provato anche Nicolò, Gelders è partito in contropiede ed è andato a vincere. Siamo comunque estremamente soddisfatti: questa era una gara molto importante per noi, il podio ci ripaga dei sacrifici e ci dà un’importante visibilità mediatica&rdq uo;.
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