Non poteva iniziare meglio il Tour de France per Fabio Aru: il sardo della Astana ha staccato tutti lungo l’ascesa verso La planche des belles filles prendendosi il successo nella prima tappa di montagna di questa Grande Boucle.
Il campione italiano si è imposto con grande autorità su un traguardo che aveva premiato campioni del calibro di Vincenzo Nibali e Chris Froome. Proprio il britannico della Sky, terzo quest’oggi, è il nuovo leader della generale.
La carovana è ripartita nel primo pomeriggio da Vittel, dove ieri si è svolta la volata-thrilling che ha escluso dal Tour Mark Cavendish per infortunio e Peter Sagan per squalifica. Dopo meno di 10 chilometri dal via il grande vecchio del ciclismo francese Thomas Voeckler (Direct Energie) è evaso dal plotone portandosi dietro sette atleti, alcuni dei quali molto quotati: Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Pierre-Luc Perichon (Fortuneo – Vital Concept), Jan Bakelants (AG2R), Philippe Gilbert (Quick-Step Floors), Mickael Delage (FDJ), Edvald Boasson Hagen (Dimension Data) e Dylan Van Baarle (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team).
Nonostante la forza del gruppo di testa, questo tentativo non ha mai preso realmente il largo e il ritardo del gruppo, tirato dai BMC, non è mai stato superiore ai 3 minuti. La situazione è rimasta placida fino alla Côte d’Esmoulières, segnalata come GPM di quarta categoria: su questa breve ascesa Voeckler ha forzato il passo ed ha costretto alla resa Delage e De Gendt. Su un dentello successivo il plotoncino di testa ridotto a 6 unità si è ulteriormente sgranato, e al comando è rimasta una coppia tutta belga composta da Gilbert e Bakelants. Privi di qualsiasi velleità, i due sudditi di Re Filippo hanno tenuto duro fino alle prime rampe dell’erta finale, assistendo all’inesorabile rimonta del gruppo.
Il primo a muoversi da dietro è stato Lilian Calmejane (Direct Energie) ai -5, con un attacco coraggioso ma velleitario che si è presto estinto. Il trenino del Team Sky è tornato a formarsi e i vari Landa, Nieve e Kwiatkowski hanno impresso un ritmo alto ma regolare. A poco meno di 3 chilometri dalla vetta è arrivato l’allungo – che poi si è dimostrato decisivo – di Fabio Aru. Come già avvenuto sulla salita de La Serra alla rassegna tricolore il nativo di Villa Cidro si è alzato sui pedali, ha aumentato il passo e non ha atteso più nessuno. Il primo a reagire è stato Simon Yates (ORICA-Scott), ma la vera accelerazione è arrivata ai -1800 metri da parte di Chris Froome (Team Sky). Alla ruota del campione uscente sono rimasti soltanto Daniel Martin (Quick-Step Floors), Romain Bardet (AG2R) e Richie Porte (BMC Racing Team), ma questo quartetto nonostante lo sforzo profuso si è giocato solo il secondo posto alle spalle di un irraggiungibile Aru. La piazza d’onore è andata all’irlandese della Quick-Step che ha chiuso a 16” dal vincitore; 4” più tardi sono arrivati Porte e Froome, mentre gli altri pretendenti alla maglia gialla hanno registrato passivi leggermente più pesanti: 26” Alberto Contador (Trek-Segafredo) e Rigoberto Uran (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team), 34” un impallato Nairo Quintana (Movistar Team).
Adesso la classifica generale vede Chris Froome leader con 12” sul compagno di squadra Geraint Thomas e 14” su Fabio Aru che da domani indosserà la maglia a pois. Domani torneranno protagonisti i velocisti, mentre per trovare nuove montagne dovremo aspettare il fine settimana con gli arrivi di Station des Rousses e Chambéry.
ORDINE D’ARRIVO
1 ARU Fabio 3h44’06”
2 MARTIN Daniel 16″
3 FROOME Christopher 20″
4 PORTE Richie 20″
5 BARDET Romain 24″
6 YATES Simon 26″
7 URAN Rigoberto 26″
8 CONTADOR Alberto 26″
9 QUINTANA Nairo 34″
10 THOMAS Geraint 40″
CLASSIFICA GENERALE
1 FROOME Christopher 18h38’59”
2 THOMAS Geraint 12″
3 ARU Fabio 14″
4 MARTIN Daniel 25″
5 PORTE Richie 39″
6 YATES Simon 43″
7 BARDET Romain 47″
8 CONTADOR Alberto 52″
9 QUINTANA Nairo 54″
10 MAJKA Rafal 01’01”
fonte direttaciclismo.it – Matteo Pierucci