Doveva essere un duello a due, la sfortuna ha messo fuorigioco Pogacar, è diventato un assolo identico allo scorso anno. Arriva il bis di Remco Evenepoel alla Liegi-Bastogne-Liegi: cambia solamente la maglia rispetto al 2022, visto che il belga della Soudal-QuickStep oggi trionfa davanti al pubblico di casa alla Doyenne con addosso i colori dell’iride.
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Un drappello di undici uomini ha preso spazio nella prima fase di gara: all’attacco Simone Velasco (Astana Qazaqstan), Fredrik Fversnes (Uno-X), Johan Meens (Bingoal WB), Jason Osborne (Alpecin-Deceuninck), Georg Zimmermann (Intermarché-Circus-Wanty), Lars van den Berg (Groupama-FDJ), Ruben Apers (Flanders-Baloise), Alexandre Balmer (Jayco-AlUla), Hector Carretero (Equipo Kern Pharma), Mathis Le Berre (Arkea-Samsic) e Paul Ourselin (TotalEnergies).
Il primo vero colpo di scena è arrivato dopo un’ottantina di chilometri: caduta e ritiro per Tadej Pogacar (UAE Emirates), a sconvolgere completamente lo schema tattico. Da lì la Soudal-QuickStep ha preso in mano la corsa, dettando il passo del gruppo, e in pochi (il vero scatto è stato di Jan Tratnik) hanno provato a smuovere le acque.
Selezione da dietro in gruppo fino all’annunciato attacco di Remco Evenepoel: il belga è andato via sulla Côte de la Redoute, con Tom Pidcock (Ineos Grenadiers) e la coppia Trek-Segafredo formata da Giulio Ciccone e Mattias Skjelmose che in un primo momento hanno provato a rispondere, salvo poi arrendersi.
A 30 chilometri dall’arrivo la corsa è praticamente finita con Evenepoel che ha preso il largo facendo il vuoto rispetto a tutti gli altri. Da dietro in tanti hanno provato ad inseguire, senza però riuscirci.
Super trionfo sotto la pioggia per il campione del mondo, alle sue spalle, ad oltre un minuto, Pidcock si prende il secondo posto su Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious).
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