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Liegi - Bastogne - Liegi 2023 - 109a Edizione - Liegi - Liegi 258,1 km - 23/04/2023 - Tadej Pogacar (SLO - UAE Team Emirates) - foto Vincent Kalut/PN/SprintCyclingAgency©2023

IL CICLISMO DEI SOLITI VOLTI NOTI: VINCONO SEMPRE I SUPER FAVORITI, SPETTACOLO O MONOTONIA?


Il mondo è bello perché è vario, recita uno dei detti popolari più noto al mondo. Il ciclismo non si sta però rivelando così multiforme e capace di regalare copioni differenti a seconda delle gare che si disputano. Ormai sembra che si sia entrati in un panorama caratterizzato da un cristallizzato pronostico della vigilia che puntualmente si conferma in gara.

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Le Classiche Monumento di questa primavera sono state l’espressione massima di un canovaccio delineato: la Milano-Sanremo è stata vinta da Mathieu van der Poel con un superbo attacco sul Poggio, il Giro delle Fiandre è stato dominato da Tadej Pogacar, la Parigi-Roubaix ha portato la firma ancora di van der Poel con un forcing sul Carrefour de l’Arbre, la Liegi-Bastogne-Liegi è stata il terreno di caccia ideale per il bis di Remco Evenepoel con una rasoiata nei pressi dello scollinamento della Redoute. Aggiungiamoci che Pogacar ha vinto anche Amstel Gold Race e la Freccia Vallone. Agli altri attori (non) protagonisti sono rimaste soltanto le briciole.

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Paris Roubaix 2023 – 120a Edizione – Compiègne – Roubaix 256,6 km – 09/04/2023 – Mathieu Van Der Poel (NED – Alpecin – Deceuninck) – foto Luca Bettini/SprintCyclingAgency©2023

In gruppo il morale non è di certo dei migliori: tanti partenti sono già sicuri di non potersi giocare le proprie carte vista la superiorità dei soliti volti noti. Sono gli idoli del ciclismo attuale, sono i fuoriclasse del pedale contemporaneo, sono delle stelle assolute capaci anche di imporsi nelle grandi corse a tappe (Evenepoel ha vinto l’ultima Vuelta di Spagna, Pogacar ha trionfato in due Tour de France e lo scorso anno fu secondo alle spalle di Jonas Vingegaard). Il quesito sorge allora spontaneo: questo ciclismo è puramente spettacolare o è frutto di una monotonia, che cancella l’imprevedibilità e a lungo andare stanca lo spettatore medio?

Ronde van Vlaanderen 2023 – Tour des Flandres – 107th Edition – Bruges – Oudenaarde 273,4 km – 02/04/2023 – Tadej Pogacar (SLO – UAE Team Emirates) – foto Vincent Kalut/PN/SprintCyclingAgency©2023

Lo spettacolo nasce dal fatto che i tenori sono soliti inventarsi azioni da lontano, mantenendo medie elevatissime, sciorinando VAM imperiali e prodigandosi in gesta agonisticamente rimarchevoli. Il “problema” è che vincono davvero i soliti noti, tra l’altro Evenepoel era reduce dal sigillo all’UAE Tour e Pogacar aveva primeggiato alla Parigi-Nizza (bravo Roglic a ritagliarsi spazio tra Volta Catalunya e Tirreno-Adriatico). Si viaggia tra attesi duelli, come sono stati quello tra van der Poel e Wout Aert nell’Inferno del Nord (prima che il belga forasse) e quello sul Poggio tra l’olandese e gli altri soliti fenomeni (con il nostro Filippo Ganna a inserirsi nella lotta), o quello saltato oggi tra Evenepoel e Pogacar (lo sloveno è caduto dopo 85 km e si è ritirato). Siamo sicuri che può bastare agli amanti del ciclismo e soprattutto a nuovi possibili adepti? In attesa del Giro d’Italia, con ancora Evenepoel (tra l’altro Campione del Mondo) e Roglic in prima fila.

A cura della redazione di Inbici Magazine e OA Sport partner– Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata

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