Prima piccola crepa nel Giro d’Italia di Remco Evenepoel. Sulla salita dei Cappuccini il belga non riesce a tenere le ruote di Primoz Roglic, finendo per perdere 14” sia sullo sloveno che sulla coppia della INEOS Thomas-Geoghegan Hart. Quanto accaduto potrebbe essere letto come un primo segnale di debolezza o come un modo per gestirsi in vista della cronometro di domani.
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Queste le parole di un Evenepoel un po’ cupo in volto ma comunque molto deciso dopo il traguardo (raccolte da Cycling Pro Net): “Sapevamo che sarebbe stata una giornata dura e non è mai bello perdere dei secondi. Oggi evidentemente era il mio turno di perdere qualcosa, la vita va avanti”.
“Mi aspettavo l’attacco di Roglic – ha continuato poi il belga – la Jumbo si era messa a lavorare già a 30 km dal traguardo e avevo già sentito che le mie gambe non erano al meglio. Oggi era il giorno giusto per lui, è il migliore in questo tipo di sforzi brevi in salita. Lui e la sua squadra hanno fatto un ottimo lavoro”.
Le sensazioni in generale non cambiano: “Mi sento comunque molto bene. Siamo alla fine della prima settimana e la fatica è normale che inizi a farsi sentire. Per domani spero di avere gambe migliori per riuscire a vincere la tappa e dare distacchi su tutti i miei avversari”.
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