Lo spirito è quello di stupire. Andreas Leknessund si proietta alla terza e ultima settimana del Giro d’Italia 2023 con tanta voglia di fare. Dopo aver vestito la Maglia Rosa per cinque giorni, il corridore norvegese del Team DSM è rimasto comunque nelle zone alte della classifica: dopo 15 tappe, lo scandinavo è quinto nella graduatoria generale con 1:50 di ritardo dalla vetta occupata dal francese Bruno Armirail.
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Probabilmente per lui è fuori portata il successo finale, però ci sono possibilità per puntare alla top-10, magari puntando a fare meglio di Carl Frederik Hagen, che concluse ottavo alla Vuelta a España 2019, e diventare il miglior norvegese di sempre nel piazzamento di una grande corsa a tappe.
“Il Giro è lunghissimo, la crono di apertura mi sembra tantissimo tempo fa. Ogni giorno però andiamo velocissimi e la tappa sembra volare. Ci son tantissime emozioni ed avvenimenti. Non c’è molto che posso fare per prepararmi a domani, tranne riposarmi. Non ho paura di domani. Non ho niente da perdere, non mi sto stressando per la mia posizione in classifica. Sono in ottima posizione, non ho aspettative di risultato e non mi stresso“, ha raccontato in conferenza stampa.
“Sono un po’ sorpreso di andare così bene. Arrivando al Giro non mi spettavo di avere queste gambe, anche se sentivo che la forma era buona. Comunque, questo non cambia come vedo il mio futuro e le mie aspettative. Sarà una terza settimana interessante. Ora ho la possibilità di esser il norvegese che otterrà il miglior risultato al Giro e in un GT, e sarebbe bellissimo, ma non sarà facile. Non è però qualcosa a cui penso concretamente. Sono motivato a fare il meglio e vedremo come andranno le cose in questa terza settimana“, ha aggiunto il norvegese.
E sul tatticismo in gruppo: “Un po’ sorpreso, ma ha anche senso. Ad esempio, la tappa di ieri era complicata, ma sono anche in molti ad aver lasciato la corsa, gente come Remco Evenepoel, Tao Geoghegan Hart e Aleksandr Vlasov, che potevano lasciare un segno sulla corsa. Inoltre, la terza settimana è durissima“.
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