Alla prima occasione, Alberto Dainese lascia il suo graffio. Il velocista del Team DSM si aggiudica la diciassettesima tappa del Giro d’Italia 2023, la Pergine Valsugana-Caorle, battendo al fotofinish la maglia ciclamino Jonathan Milan (Bahrain-Victorious) e Michael Matthews (Jayco-AlUla), riuscendo a vincere per una minima incollatura.
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E pensare che il venticinquenne nato ad Abano Terme era stato vicinissimo ad abbandonare la Corsa Rosa al termine della seconda settimana: nonostante gravi problemi fisici che lo hanno debilitato, finendo la tappa di Bergamo poco avanti al fine corsa, ha avuto un’opportunità per colpire sulle strade di casa ed è riuscito a centrare il bersaglio da vero cecchino, tornando al successo dopo 371 giorni, dalla tappa di Reggio Emilia lo scorso anno.
“I ragazzi hanno fatto un lavoro eccezionale – afferma il velocista azzurro – Mayrhofer ha preso in testa l’ultimo chilometro ma si è spostato presto, dunque ho dovuto aspettare che qualcuno mi passasse per accodarmi a lui e prendermi la ruota, sono riuscito a passare Matthews negli ultimi 50 metri. Credevo di essere secondo, Milan mi stava addosso, ma ce l’ho fatta al fotofinish“.
Dopo i giorni di malattia, una grande soddisfazione che racconta la sua determinazione: “Domenica è stata la giornata più brutta della mia vita, ieri nemmeno ha scherzato. Ho avuto per cinque giorni un’influenza intestinale, nella tappa di Bergamo mi sarò fermato cinque volte. Nemmeno ieri sono stato bene, ma ne è valsa la pena. Nemmeno oggi ero al 100%, ma i ragazzi hanno fatto un lavoro eccezionale per darmi quel 20% che mi mancava per fare un bel risultato, ringrazio la squadra per la fiducia che mi ha dato nella tappa di casa. Ho dimostrato che il successo dello scorso anno non è stato un caso“. E poi imbeccato da Alessandro Petacchi, rivela: “Mi ha scritto domenica per sapere come stavo, ogni tanto mi dà dei consigli, ricordo lo scorso anno al Tour de France. Bello ripagarlo con un successo“.
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