Secondo gradino del podio per Niccolò Galli nella Corsa a Punti U23 e per Matteo Fiorin nell’Omnium Juniores maschile.
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Continua la raccolta della Nazionale impegnata agli Europei di categoria ad Anadia, nel segno di alcuni tra i talenti più cristallini del nostro movimento. La medaglia numero 16 di questa edizione arriva grazie alla bella prova di Niccolò Galli, che si prende l’argento nella Corsa a Punti Under 23. Il bolognese, già a medaglia in Portogallo con il quartetto sia quest’anno che nella scorsa edizione degli Europei, chiude con 41 punti alle spalle del belga Vandenbranden (49), seguito dall’austriaco Schmidbaumer (41). Il pistard classe 2002 non riesce a vincere nessuno sprint, ma conquista il giro insieme ai migliori e, soprattutto, coglie un secondo posto nella volata finale che lo catapulta sul podio, alle spalle dell’inarrivabile belga. “Sono soddisfatto di questa medaglia – ha commentato al termine della prova – anche se avevo la gamba buona e forse anche la vittoria era alla mia portata, ma ho corso con poca malizia. Cercherò di rifarmi anche a questi campionati, se dovessi avere l’occasione”. Il ragazzo originario di Cento, infatti, è in predicato di correre, nella giornata finale, anche nella Madison.
Il secondo argento arriva con Matteo Fiorin nell’Omnium juniores, la specialità più completa e complessa della pista. Per lui non si tratta della prima medaglia: già grande protagonista ai continentali dello scorso anno, sempre qui in Portogallo, poi vincitore del titolo mondiale a Tel Aviv nell’Inseguimento a squadre già al primo anno. In questa seconda stagione nella categoria si è confermato ai massimi livelli, portando a casa titoli italiani a ripetizione. Questo argento arriva al termine di una giornata intensa e corsa sempre da protagonista: secondo nello Scratch iniziale, sesto nella Tempo Race, primo nell’Eliminazione, approda in testa alla corsa a punti finale, che chiude in seconda posizione a quota 143 punti. Titolo allo spagnolo Hector Alvarez Martinez (147), chiude il podio il polacco Dawid Latkowski (142).
Quarto posto, invece, per Federica Venturelli sempre nell’Omnium femminile. La cremonese arriva alla Corsa a Punti in seconda posizione provvisoria (quinta nello Scratch, seconda nella Tempo Race e prima nell’Eliminazione), e nonostante la soddisfazione di vincere lo sprint finale, rimane ai piedi del podio composto alla fine dalla belga Helene Hesters, dalla britannica Cat Ferguson e dalla francese Clemence Chereau.
Nello Sprint Under 23 si fa notare ancora Mattia Predomo, che supera brillantemente sedicesimi, ottavi e quarti di finale, sbarcando in seminfinale. Talento indiscusso, già campione europeo e campione del mondo juniores nella velocità e nel Keirin, anche oggi ha confermato il suo enorme potenziale: che fosse lui il futuro della velocità italiana nel ciclismo su pista c’erano pochi dubbi, ma le sue qualità stanno venendo fuori anche nel presente, in un momento delicato come il primo anno in una nuova categoria.
Stefano Minuta, nella stessa specialità, si ferma invece ai ripescaggi nella sfida a due contro l’olandese Van Loon. Un peccato per il 19enne di Candiolo, da meno di un mese campione italiano nel Keirin, costretto a ripetere la “bella” a causa di una foratura dell’olandese, senza riuscire a strappare il pass per la semifinale.
Nei 500 metri donne juniores quarto posto per la giovanissima Carola Ratti e ottavo per Vittoria Grassi, entrambe già sul podio nel Team Sprint. Nella Corsa a Punti femminile Valentina Basilico, appena uscita dal Giro Donne, chiude sesta la sua prova. Vince il titolo l’irlandese Lara Gillespie, davanti all’olandese Maile Van Der Duin e all’ucraina Tetiana Yashchenko. La 20enne di Desio termina la gara con 10 punti, ma non riesce a guadagnare il giro che segna la differenza tra le prime del podio e le altre.
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