Fort William esulta con Charlie Hatton. Il britannico azzecca la gara della vita nel Mondiale di mountain bike e si prende la maglia iridata nel Downhill in una giornata condizionata fortemente dalla pioggia e dalle condizioni davvero precarie.
Infatti rimane per lungo tempo sulla ‘hot seat’ lo spagnolo Angel Suarez Alonso, che, con il suo 4.29.211, vede uno dopo l’altro i propri avversari piazzarsi alle sue spalle. C’è bisogno degli ultimi a scendere in pista per schiodarlo da lì, e come un lampo arriva Charlie Hatton che si piazza in testa in 4.26.747.
Fra tante vittime, di cadute e problemi meccanici, colui che lo mette più in apprensione è l’austriaco Andreas Kolb, tra l’altro compagno di squadra, che si mette dietro per 599 millesimi. Nemmeno il transalpino Loic Bruni, titolare del miglior tempo e cinque volte campione mondiale della specialità, riesce ad impensierirlo finendo al quarto posto finale, sopraffatto anche da Laurie Greenland (+1.229). Alla fine, dopo la discesa di Loris Vergier, Hatton può esultare per il primo, grandissimo risultato della sua carriera.
Prova onorevole per l’Italia, che non partiva con i favori del pronostico. Il migliore è Loris Revelli, quattordicesimo (+7.585), proprio avanti a Davide Palazzari (+8.058).
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