Joaquim Rodriguez (Team Katusha) trionfa nella quindicesima frazione della Vuelta a Espana, davanti a Rafal Majka (Tinkoff – Saxo) e Daniel Moreno Fernandez (Team Katusha).
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Il via ufficiale della corsa è stato dato poco dopo le 13 e subito schermaglie in testa al gruppo per andare in fuga. Il tentativo buono avviene al chilometro 40, dove riescono ad avvantaggiarsi in 9: Dominique Rollin (Cofidis, Solutions Crédits), Pierre Rolland (Team Europcar), Maarten Tjallingii (Team Lotto NL – Jumbo), Blel Kadri (AG2R La Mondiale), Brayan Steven Ramirez Chacon (Team Colombia), Natnael Berhane (MTN – Qhubeka), Haimar Zubeldia Agirre (Trek Factory Racing), Nikolas Maes (Etixx – Quickstep) ed il portoghese Ricardo Vilela (Caja Rural – Seguros RGA). Gli uomini in avanscoperta hanno avuto un vantaggio massimo di 5 minuti, perché la Movistar ha sempre voluto tenere serrata la corsa e di conseguenza non ha dato molto spazio a coloro che hanno provato a fuoriuscire dal plotone. Francisco Jose Ventoso Alberdi (Movistar Team) ed Rory Sutherland (Movistar Team) sono stati incaricati a scandire il ritmo nella prima fase di corsa, quella senza alcuna difficoltà altimetrica. Alcuni strappi ed un GPM di seconda categoria hanno preceduto l’inedita salita finale, quella che tutti temevano. I nove attaccanti iniziano l’ascesa verso la cima dell’ Alto de Sotres da Pancebos -( 12,70 Km 7.95 % ) con 1 minuto e 10 secondi di vantaggio su un gruppo sempre condotto dalla formazione di Valverde e Quintana.
I primi a muoversi sono Natnael Berhane (MTN – Qhubeka) e Blel Kadri (AG2R La Mondiale), ma leloro azioni vengono annullate abbastanza agevolmente dagli immediati inseguitori. Si staccano Nikolas Maes (Etixx – Quickstep), Dominique Rollin (Cofidis, Solutions Crédits) quando parte a sorpresa il più anziano ed esperto Haimar Zubeldia Agirre (Trek Factory Racing), il quale riesce a staccare tutti e lasciare la compagnia. Nel gruppo intanto, la selezione non è immediata, vista l’andatura regolare imposta dalla Movistar. Ai – 5 dal traguardo, cambia la rotta in testa al plotone principale: Diego Rosa (Astana Pro Team) e Luis Leon Sanchez Gil (Astana Pro Team) impongono un ritmo asfissiante e mettono in difficoltà Tom Dumoulin (Team Giant – Alpecin) ed il transalpino Kenny Elissonde (FDJ). Perdono contatto anche corridori di secondo piano come Gianluca Brambilla (Etixx – Quickstep), Romain Sicard (Team Europcar), Andre Fernando S. Martins Cardoso (Team Cannondale – Garmin), Alex Cano Ardila (Team Colombia), Stephane Rossetto (Cofidis, Solutions Crédits), Ian Boswell (Team Sky), Sergio Luis Henao Montoya (Team Sky), Bart De Clercq (Lotto Soudal), Carlos Verona Quintanilla (Etixx – Quickstep) e David Arroyo (Caja Rural – Seguros RGA). Dopo il forcing del team kazako, sale in cattedra purito Joaquim Rodriguez (Team Katusha), il quale riesce
a partire e fare la differenza su tutti gli altri. Provano a reagire i soli Majka ed Aru, mentre in difficoltà sono Alejandro Valverde (Movistar Team), Mikel Nieve Iturralde (Team Sky), Mikel Landa Meana (Astana Pro Team) e Daniel Moreno Fernandez (Team Katusha).
Rodriguez riesce cosi a cogliere un importantissimo successo di tappa che lo porta ad un solo secondo dal leader della corsa: Fabio Aru (Astana Pro Team), il quale nel finale ha ceduto 15 secondi al vincitore. Tom Dumoulin (Team Giant – Alpecin) perde 49 secondi, ma è sempre li e fa sempre più paura in vista della cronometro di Burgos.Quella di domani, molti la considerano la frazione più dura della corsa e di certo non mancherà lo spettacolo.
fonte www.direttaciclismo.it
Niccolo Anfosso