Il Giro di Lombardia 2023 può essere la consacrazione ad alti livelli di Andrea Bagioli. Un secondo posto che vale quasi oro per il valtellinese, che ha messo in mostra una grande gamba fino all’arrivo di Bergamo e rimanendo al fianco di grandissimi campioni come Primoz Roglic, Simon ed Adam Yates e Richard Carapaz.
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Il ventiquattrenne della Soudal-Quick Step ammette ai microfoni della Rai che ad averlo aiutato è stata anche la caduta di Evenepoel: “Fortunatamente per me non sono rimasto coinvolto nella caduta. Remco ha avuto problemi e all’inizio del Ganda mi ha dato via libera per fare la mia corsa. Ho provato a dare tutto e ce l’ho fatta, una settimana fantastica con il successo al Gran Piemonte, il terzo posto alla Bernocchi ed il secondo di oggi, non posso chiedere di più: essere sul podio dietro a Pogacar e davanti a tanti campioni è tanta roba, va bene così“.
Bagioli passa poi ad analizzare la gara odierna: “La Jumbo-Visma ha fatto la corsa su quasi tutte le salite; sul Berbenno abbiamo provato ad inserirci noi ma sul Ganda di nuovo la squadra di Roglic e la UAE hanno fatto la differenza. Pogacar è riuscito ad andare via, alla fine avevo anche i crampi ma ho dato tutto fino all’ultimo, volevo giocarmi tutto allo sprint“.
Per lui il prossimo anno un nuovo capitolo con la Lidl-Trek, dove potrà probabilmente essere un punto di riferimento per le Classiche: “Qui alla Soudal sono migliorato sotto tanti aspetti, soprattutto in quest’ultimo anno. Voglio migliorare ancora e continuare sulla strada intrapresa. Le corse dei miei sogni? Le Classiche del Nord e le Ardenne: punto a vincerne una“.
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