Dopo la Freccia del Brabante ecco il Giro del Veneto. Sicuramente la stagione migliore della carriera per Dorian Godon che si conferma cacciatore di classiche: il francese classe dell’AG2R Citroën Team 1996 domina la volata ristretta sul traguardo di Vicenza.
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Prima parte di gara non ad altissima velocità e, dunque, tanta fatica per formare l’attacco giusto che si è creato a circa 80 chilometri dall’arrivo. In sei in fuga: Jonas Abrahamsen (Uno-X Pro Cycling Team), Michael Belleri (Biesse – Carrera), Stan Dewulf (AG2R Citroen Team), Davide De Cassan (EOLO-Kometa), Brent Van Moer (Lotto Dstny) e Joey Rosskopf (Q36.5 Pro Cycling Team).
Plotone a gestire la situazione soprattutto con la UAE Emirates, di gran lunga la squadra più in forma al via. Ad una tornata dal termine si è dimezzato il drappello davanti, con Van Moer, Abrahamsen e Dewulf a resistere, mentre nel gruppo principale è arrivato l’attacco di Marc Hirschi (UAE) che ha dato una bella strattonata, seguito a ruota da Filippo Zana.
I fuggitivi sono stati raggiunti a 8 chilometri dal traguardo. Il plotone poi si è lanciato verso la volata ristretta sul finale: sprint molto caotico nel quale è venuto fuori Dorian Godon (AG2R Citroen) davanti al norvegese Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team) ed al belga Florian Vermeersch (Lotto Dstny). Top-5 completata da Corbin Strong e Marc Hirschi, mentre sesto è il migliore degli italiani, Luca Mozzato (Team Arkéa Samsic). Tra i primi dieci anche Samuele Battistella (Astana Qazaqstan) e Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team).
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