Il ciclismo internazionale si prende un periodo di meritatissimo riposo dopo una stagione intensissima, e quindi iniziano i discorsi lontani dalla strada, un po’ ‘da bar’, su chi sia il ciclista più forte dell’intero panorama. La scelta al momento è ridotta a due uomini, e come potrebbe essere altrimenti: un duello appassionante tra Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar.
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Un discorso che da una parte e dall’altra trova pro e contro. In molti prediligono la completezza dello sloveno della UAE Team Emirates, capace di vincere quest’anno in ogni condizione e mettendo in tasca in stagione Giro delle Fiandre, Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Giro di Lombardia. Ma ovviamente, se si va a pensare allo scontro diretto, il danese si prende i suoi consensi.
Vingegaard rimane comunque il vincitore degli ultimi due Tour de France, unici showdown tra le parti al momento. Anche se con due piccoli ‘punti interrogativi’, il suicidio tattico di Tadej nel 2022 e l’infortunio dello sloveno nel 2023 che gli ha minato la preparazione, rimangono comunque le due Grande Boucle in bacheca all’uomo della Jumbo-Visma, che appare il più forte quando si parla di Grandi Giri.
Ma Marc Soler, compagno di Pogacar in UAE Team Emirates, non ha dubbi, mettendo le sue fiches sul compagno di squadra. Considerandolo capace di una grande impresa: “Può vincere tutte e cinque le classiche monumento“. Per ora ne ha incamerate già tre a venticinque anni, gli mancano la Milano-Sanremo, cercata con convinzione nelle ultime due stagioni, e la Parigi-Roubaix a cui non ha mai partecipato. E chissà se il 2024 non possa essere l’anno buono.
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