Da quando ha lasciato il ciclismo professionistico, Nicolas Roche è diventato un autentico avventuriero. Da ballerino a pioniere del gravel più autentico, passando per il microfono delle dirette televisive e l’ammiraglia di un team U23 che ama alla follia, il suo charme camaleontico ha conquistato gli appassionati di mezzo mondo. Non è solo la sua residenza monegasca ad avvicinarlo al progetto di Beking ma una genuina partecipazione ai suoi valori fondamentali, tra i quali il ruolo della bicicletta nella vita di ciascuno.
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“La bici fa parte di me” ha spiegato. “Oggi mi alleno ancora circa quattro o cinque volte la settimana. Il tempo è sempre troppo poco ma non rinuncio mai ad uscire – anche solo per un’oretta – perchè ne ho bisogno, mi regala stabilità. Pedalare è un po’ come fuggire dai problemi dell’esistenza e ti fa sentire sereno. Quando mi sento bene voglio uscire in bici e anche quando sto male: è qualcosa che va oltre me stesso. Mi aiuta a livello psicologico ma anche fisico, voglio mantenermi in salute. E poi non ho scelta…mi piace troppo mangiare!”
“Beking Monaco è un evento che sostiene associazioni benefiche attraverso il ciclismo mentre sensibilizza sempre più persone all’uso della bicicletta, sinonimo di mobilità sostenibile. La manifestazione, organizzata da CMT e AWE, è aperta al pubblico, e si svolgerà il 26 Novembre a Monaco, con attività all’insegna dello sport e della solidarietà.”
Roche si è soffermato anche sul ruolo fondamentale del ciclismo non fosse altro che per il benessere fisico e l’approccio sostenibile alla mobilità cittadina, ma c’è molto di più. “Questo processo è già in marcia” ha sottolineato, “Tante persone hanno iniziato ad andare in bici, specialmente dopo la pandemia, per andare al lavoro sia per ragioni ambientali che per comodità o per fare un po’ di esercizio. Oggi la gente ha più consapevolezza riguardo i problemi ambientali e il benessere del pianeta. Oltre che la necessità di praticare sport per prendersi cura di sé stessi.”
Da autentico graveler, il campione irlandese ha confermato come sia piacevolmente colpito del fatto che anche Valtteri Bottas, con il quale condivide la passione per l’off road, si sia unito alla famiglia di Beking. “Vedo spesso Valtteri in giro per il mondo che si gode la bici. Un atleta di alto profilo come lui fa molto bene all’ambiente del ciclismo in generale e in particolare a quello del gravel. Spesso ci vediamo per una birra e una chiacchierata ed è bello condividere questi momenti. La bici è anche questo: tanti sorrisi e senso di comunità.”
Quest’anno gli appassionati lo ritroveranno anche in tv con il commento degli highlights dell’evento: un altro dei ruoli che gli si addice e che lo rende un ambassador appassionato della missione di Beking. “La bici mi ha fatto conoscere il mondo e le persone” ha concluso. “Insegna la tolleranza, il rigore, la pianificazione e aiuta a capire gli obiettivi! Rende responsabili, anche nella sconfitta, ti insegna a restare umile. A questo sport devo tutto.”
Nicolas sfiderà alcuni suoi ex colleghi in occasione della Pro-Am alla quale parteciperanno infatti anche: Sonny Colbrelli, Manuel Quinziato, Francesco Castellacci, Oliviero Troia, David Tanner e Maximilian Guenter con le rispettive squadre.
“Beking Monaco è un evento che sostiene associazioni benefiche attraverso il ciclismo mentre sensibilizza sempre più persone all’uso della bicicletta, sinonimo di mobilità sostenibile. La manifestazione, organizzata da CMT e AWE, è aperta al pubblico, e si svolgerà il 26 Novembre a Monaco, con attività all’insegna dello sport e della solidarietà.”
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