Dopo le dichiarazioni di Lance Armstrong, nel mondo del ciclismo, con riferimento ai primi anni 2000, si è scatenata una nuova bufera.
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Lo statunitense, che ha affermato che lui e Jan Ullrich erano stati “i migliori di una generazione di m…a“, all’interno di un quadro che vedeva anche Marco Pantani trattato in modo negativamente diverso rispetto a tanti atleti atleti coinvolti nelle vicende di doping, ha scatenato una serie di reazioni incontrollate.
Su tutti quella di Jerome Pineau, l’ex corridore francese che nel podcast Les Grand Gueules du Sport si è così espresso: “Si tratta innanzitutto di uno spettacolo. Questo è ciò che Armstrong ha sempre fatto. Era un grande imbroglione. È riuscito perfino a comandare a bacchetta il capo dell’UCI. Durante la sua carriera si è comportato come un tiranno all’interno della sua squadra ed era insopportabile nel gruppo. Era anche al di sopra di tutte le leggi. Allora era il più forte perché imbrogliava più spesso. Ha semplicemente comprato il sistema. È il più grande bandito della storia del ciclismo. Ha corrotto intere generazioni, me compreso”.
Poi ha aggiunto rincarando la dose: “Armstrong – nella traduzione di Spazio Ciclismo – aveva alle spalle tutto il sistema politico e sportivo, ma non tutti erano come lui. Non ero come Armstrong e non lo erano nemmeno molti corridori nel gruppo. Non posso ascoltarlo parlare così. Ha barato per tutta la vita”.
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