Diciassette vittorie nel 2023, tra le quali l’Amstel Gold Race, la Freccia Vallone, il Giro delle Fiandre e il Lombardia, oltre al secondo posto al Tour de France. Difficile, quasi impossibile fare meglio: o forse no se ti chiami Tadej Pogacar.
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A pensare che lo sloveno possa addirittura migliorarsi è Matxin Joxean Fernandez, general manager della UAE Emirates che ha dichiarato ad AS: “Farà ancora meglio dell’anno scorso, ne sono convinto. È il nostro leader unico per tutti i suoi meriti. Sappiamo che è una garanzia assoluta per il Tour, anche se quest’anno farà anche il Giro. Non correrà tanto prima di andare in Italia e arriverà al Tour con 31 giorni di gara. Se bisognava provarci un anno, era questo. Penso che i rivali siano più importanti del percorso”.
Sull’inizio di stagione ed una squadra comunque di livello stellare anche oltre Pogacar: “Quest’anno abbiamo iniziato un po’ più tranquilli rispetto all’anno scorso perché l’idea era di non partire a tutto gas. Al Tour Down Under avevamo Jay Vine, ma è arrivata la sorpresa di Isaac del Toro. L’idea è di avere un blocco di corridori per ogni gara e due leader, in molti casi fino a tre. Ad esempio, ora a Valencia avremo Pavel Sivakov e Felix Großschartner; all’Algarve, Marc Hirschi e João Almeida; in Oman, Del Toro e Adam Yates; all’AlUlaTour, Finn Fisher-Black e Rafał Majka… tutto è strutturato”.
Le ambizioni della compagine: “Vedo una grande mentalità vincente in squadra, accompagnata da una buona sintonia. Abbiamo grandi individualità in squadra, ma se tutte lavorano assieme pensando in modo collettivo… è quello che proviamo, cerchiamo la perfezione”.
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