Una Milano-Sanremo incertissima fino alla fine stavolta si è decisa in volata! Jasper Philipsen trionfa su via Roma al termine di uno sprint emozionante davanti a Michael Matthews: ha avuto il supporto di Van der Poel, ha saputo resistere sul Poggio a fior fior di scalatori e finisseur e ha piazzato alla fine la zampata. Piazzato sul podio Pogacar dopo che ha provato in tutti i modi a staccare la concorrenza, mentre chiude quinto un super Alberto Bettiol.
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La partenza è fortissima con la prima ora di corsa che è coperta a 45,8 km/h. Dopo una grande lotta nei primi chilometri per prendere il sopravvento sul gruppo, sono undici i corridori che riescono ad evadere: Davide Baldaccini, Valerio Conti e Kyrylo Tsarenko (Team Corratec – Vini Fantini), Sergio Samitier (Movistar Team), Romain Combaud (Team dsm-firmenich PostNL), Davide Bais, Mirco Maestri e Andrea Pietrobon (Team Polti Kometa), Alessandro Tonelli e Samuele Zoccarato (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè). Lorenzo Germani poi si rialzerà su ordine dell’ammiraglia.
Il gruppo, controllato da Jacopo Mosca e Silvan Dillier, rimane sempre a un distacco di sicurezza dai battistrada, oscillante costantemente tra 1’30” e 2’30” e non raggiunge mai picchi straordinari. Situazione che rimane piuttosto stabile: nel plotone non c’è la volontà di fare grandi accelerazioni, non essendo mai lontani i fuggitivi.
Fuga che si esaurisce sulla Cipressa (eccetto per Bais che mantiene un esiguo vantaggio): se sui primi Capi non succede praticamente niente, sul Capo Berta comincia a fare una grande andatura la UAE. Andatura che sale tantissimo sulla penultima salita della Classicissima: il gruppo è decimato, tantissimi velocisti sono costretti ad alzare bandiera bianca fra cui Kristoff, Cimolai, Jonathan Milan. Pogacar vuole mettere il suo marchio sin da subito e limitare all’osso la concorrenza.
Bais viene raggiunto a pochi metri dall’attacco del Poggio di Sanremo grazie al forcing della Lidl-Trek: in tanti sono i corridori che rientrano da dietro dopo la discesa fra cui Milan che si mette a disposizione del compagno di squadra Mads Pedersen. Tante sono le squadre che cercano di prendere la posizione all’attacco della salita e Trentin e Bettiol si trovano nelle primissime posizioni. Sulle prime rampe c’è un’accelerazione pazzesca di Wellens con a ruota Pogacar, van der Poel, Bettiol e Ganna e Pidcock.
Pogacar è il primo a muovere le acque, ma viene rintuzzato l’attacco dagli uomini dietro. Lo sloveno allora ci riprova negli ultimi 200 metri prima della discesa, come fece l’anno scorso Van der Poel. L’olandese però gli ritorna sotto, così come Pidcock. Ganna si pianta per un problema al cambio, ma i corridori rimasti attardati approfittando del rallentamento davanti per rientrare: Pedersen e Mohoric su tutti. Mohoric parte in contropiede e prende qualche metro di vantaggio, ma anche lui viene ripreso. Con un altra azione a sorpresa attacca Sobrero, ma gli si mette alla ruota Pidcock. Il britannico non riesce a reggere l’azione fino alla fine e quindi rientra il drappello e dal mazzo esce fuori Jasper Philipsen con una volata lunghissima, agevolata da Van der Poel. Il belga ha la meglio di mezza ruota su Matthews e su Pogacar che va a sprintare e si prende il podio. Gran quinto posto per Alberto Bettiol che conferma di avere una super condizione.
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