Nemmeno quest’anno Tadej Pogacar riesce a a fare sua la Classicissima. Il fenomeno sloveno ci ha provato anche quest’anno ma si deve accontentare del terzo gradino del podio alle spalle dei velocisti Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) e Michael Matthews (Jayco-AlUla), provando comunque a fare lo sprint contro di loro.
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Pogacar ha provato a fare la differenza sul Poggio, ma senza fortuna: la sua squadra ha fatto il ritmo sul poggio con la sparata di Tim Wellens, ma gli attacchi dello sloveno non sono bastati per farlo rimanere da solo, con Mathieu van der Poel e poi qualche altro corridore rimastogli in scia.
“Ci è mancato qualcosa sulla Cipressa rispetto al piano originale – afferma Pogacar ai microfoni di Eurosport – Il Poggio non è difficilissimo tanto da fare selezione estrema, ho cercato di fare qualcosa grazie alle gambe incredibili che mi ritrovo oggi ma il ritmo non è stato abbastanza duro per poter fare davvero la differenza. Il terzo posto in queste condizioni penso sia un grandissimo risultato”.
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Nonostante sia contento del terzo posto, lo sloveno mastica comunque amaro: “Penso sia stata una delle corse più facili della mia carriera, non ci sono state troppe difficoltà. Ma è ovvio che per vincerla deve andare tutto in maniera perfetta, e oggi non tutto è stato perfetto”.
Ai microfoni della Rai fa vedere un po’ di frustrazione: “Bene i piazzamenti, ma l’anno prossimo voglio vincere, inizio a spazientirmi. La squadra ha fatto un ottimo lavoro, non potevamo fare meglio. Ho provato ad attaccare due volte sul Poggio, stavo benissimo, ma gli sprinter erano ancora tra i migliori. A questo punto ho le gambe da velocista, fare terzo vuol dire che posso essere orgoglioso. Penso che la condizione sia buona, non c’era abbastanza gap sul Poggio per fare la differenza”.
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