Il mercoledì di ciclismo che porta al Giro delle Fiandre ha regalato grandissime sorprese. Dopo una gara maschile caratterizzata dalle cadute, tra le ragazze una lunga sospensione con corsa neutralizzata (e venti chilometri tagliati con due muri cancellati) a metà giornata ha sfalsato un po’ tutti i piani. Dwars Door Vlaanderen femminile che però alla fine ha avuto la vincitrice più regale che ci potesse essere, con Marianne Vos (Team Visma | Lease a Bike) che fa così 250 successi in carriera.
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L’olandese è stata perfetta in ogni situazione della corsa, ha seguito tutti gli attacchi giusti e negli ultimi chilometri ha tirato solo lei non facendosi raggiungere dalle inseguitrici. Vos mette nel palmares anche l’Attraverso le Fiandre, vincendolo per la prima volta battendo nella volata a due la connazionale Shirin Van Anrooij (Lidl-Trek). Dopo una giornata decisamente particolare la volata per il terzo posto che vedeva coinvolte Letizia Paternoster, Lotte Kopecky, Puck Pieterse e Elisa Longo Borghini, ha prevalso l’azzurra classe 1999, salita sul podio di questa corsa alla prima partecipazione. Quarto posto per la belga, quinto per l’olandese e sesta piazza per la seconda italiana del gruppetto di testa. Volata per il settimo posto vinta da Chiara Consonni, che ha sognato anche di potersi giocare la vittoria.
Prima parte della corsa assai caotica e affrontata ad alta velocità dal plotone, con la fuga di giornata che non è mai veramente partita. Nei primi muri e nei tratti in ciottolato della parte iniziale il gruppo si è frantumato in due e più tronconi, senza però che le distanze fra i diversi drappelli diventassero davvero incisive. Ai -71 km dall’arrivo la situazione era di una testa della corsa composta da un gruppo davvero folto, con ancora tutte le favorite attente e guardinghe nelle prime posizioni.
Kopecky con il suo Team SD Worx – Protime, stuzzicate dall’attacco di Pieterse (Fenix-Deceuninck), hanno aumentato notevolmente l’andatura portando via sul Kanarieberg (1,2 km al 8.1%) un gruppetto di grande qualità. In undici, compresa la campionessa del mondo in carica e le azzurre Silvia Persico e Longo Borghini, hanno preso una ventina di secondi di margine sul plotone principale, quando sul più bello è arrivata la neutralizzazione della corsa. La giuria infatti è stata costretta a 63 chilometri dal traguardo a fermare le battistrada per via di un incidente accaduto lungo il percorso, e di conseguenza tagliare una quindicina di chilometri, compresi i due muri assai complicati di Knokteberg e Hotond.
Situazione quasi surreale, con le ragazze costrette a stare una buona mezz’ora ferme dietro la macchina della giuria, nel mezzo di uno sforzo massimo. Quando il tutto si è ristabilizzato, si è deciso di ripartire tutte insieme, con i chilometri all’arrivo che sono diventati quarantasei, e due muri in meno da affrontare. Di nuovo in gara il primo tratto in pavé è stato affrontato in maniera circospetta, salvo poi aprire il gas sul Ladeuze, con un drappello di 13 con le principali protagoniste ad evadere di nuovo. Questo tentativo però è stato annullato subito dalla Lidl-Trek.
Lidl-Trek che voleva assolutamente evitare la volata, non essendoci tra le proprie fila Elisa Balsamo, e ha architettato un perfetto piano d’attacco di squadra sul tratto in pavé di Doorn, con Longo Borghini capofila e nomi di spicco quali Vos, Puck Pieterse, Van Anrooij e un’incredibile Paternoster. Dal gruppo è partita in solitaria Kopecky, tornando sotto alle battistrada con un’azione disarmante. Le sette hanno iniziato a guadagnare secondi su secondi, fino all’attacco di Van Anrooij a dieci chilometri dalla conclusione, con la sola Vos ad andarle dietro. L’ennesima lettura perfetta dell’olande l’ha portata su una carrozza in volata, dove non ha avuto problemi a sbarazzarsi della connazionale. Attenzione alla più vincente di sempre nel ciclismo, che oggi ha decisamente lanciato la sua candidatura per domenica.
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