Il via Sabato 4 maggio da Venaria Reale. 3.400,8 chilometri in totale da coprire per i corridori, dovendo fare i conti con 44.650 metri di dislivello. Ci si confronterà nelle canoniche 21 tappe, con ultima frazione a Roma.
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Un percorso, come da tradizione, molto variegato sulle strade della Corsa Rosa, con stage che offrono spunti interessanti a seconda delle difficoltà. Già nella prima tappa, la Venaria Reale-Torino (143 km), il plotone dovrà fare i conti con il Colle della Maddalena (6,4 km al 7,4%, max. 12%) a 20 km dell’arrivo, prima della picchiata sul capoluogo piemontese. Nel giorno successivo, la San Francesco al Campo-Santuario di Oropa (161 km) metterà alla prova gli uomini di classifica, chiamati in causa sul primo arrivo in salita. Un’ascesa, celebre per quanto fatto da Marco Pantani in passato, non durissima ma utile a capire chi avrà le gambe per fare la differenza.
Nella sesta frazione, la Viareggio-Rapolano Terme (180 km), lo sterrato sarà l’elemento di interesse e se ci fosse il maltempo questo renderebbe ancora più complicata la situazione. Una stage a precedere la prima prova contro il tempo di questo Giro d’Italia, la Foligno-Perugia (38,5 km), caratterizzata da 32 km pianeggianti e da 6,5 al 4% per giungere al traguardo. Senza poter respirare, l’ottava frazione, la Spoleto-Prati di Tivo (153 km), vedrà due GPM ad anticipare la salita finale molto dura: 14,6 chilometri al 7% (con picchi al 12) e qui ci si aspettano i fuochi d’artificio.
A seguire la decima tappa, la Pompei-Cusano Mutri (142 km), con il GPM di Camposauro (6,1 km al 7,8%, max. 13%) e soprattutto l’ascesa finale verso Bocca della Selva (17,9 km al 5,6%, max. 10%) a far paura. Nella quattordicesima tappa, la Castiglione delle Stiviere-Desenzano del Garda (31,2 km), gli specialisti delle prove contro il tempo potranno mettersi in mostra, mentre nella quindicesima le cinque stellette di difficoltà sono pienamente meritata.
Ci si riferisce alla Manerba del Garda-Livigno (220 km). Le Alpi terranno banco e il Colle San Zeno (13,9 km al 6,6%, max. 14%), il Passo del Mortirolo (12,8 km al 7,5%), il Passo di Foscagno (14.6 km al 6.5%) e l’ultima erta a Mottolino (8,1 km al 6,6%, max. 18%) andranno a comporre il tappone. Attesa poi anche nella 17ma tappa, la Selva di Val Gardena-Passo del Brocon (159 km), dove Passo Sella (8,9 km al 7,4%), Passo Rolle (19,8 km al 4,8%) e soprattutto due volte Passo Brocon, con la seconda scalata, quella che porta all’arrivo, da 12,2 km al 6,4% fanno davvero paura. E prima della passerella nella Città Eterna, la ventesima tappa, ultimo tappone di questa 107ª edizione della Corsa Rosa. Vi sarà la scalata due volte del Monte Grappa (18,2 km all’8,1%, max. 14%), dovendo prestare particolare attenzione alla discesa che porterà al traguardo.
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Cicloturismo nelle Colline Romagnole: Un’Avventura su Due RuoteA cura della redazione di Inbici News24
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