Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) vince con il brivido la cronometro valida per la quattordicesima tappa del Giro d’Italia 2024. Un missile tricolore che sfreccia e non lascia scampo a nessuno, rifilando distacchi abissali a tutta la concorrenza, a parte quel fenomeno totale di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). L’azzurro riesce finalmente a vincere una frazione nell’edizione n.107 della Corsa Rosa, e lo fa veramente in grande stile, mangiandosi i 31,2 km che erano in programma nella prova contro il tempo di oggi da Castiglione delle Stiviere a Desenzano del Garda.
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Una prestazione semplicemente mostruosa, nonostante subito dopo l’arrivo Ganna fosse tutt’altro che soddisfatto. Trentacinque minuti e due secondi il tempo del campione italiano di specialità, che chiude con una spaventosa velocità media di 53,435 km/h. La potenza in ogni pedalata, la grande sagacia nella guida della bici e la posizione perfetta da cronomen provetto: oggi il piemontese ha lanciato un segnale che va oltre la singola vittoria, e per l’oro olimpico ci sarà da fare i conti anche con lui.
Dopo una sofferenza pazzesca, Ganna, sciogliendo la tensione ed emozionandosi parecchio con Jonathan Milan al suo fianco: “Oggi ho sofferto tanto, ho parlato anche con Jonathan Milan e lui fa lo sprint capendo subito se ha vinto o no. Qui invece devi aspettare tanto prima del responso finale. Ero un po’ bloccato a livello di emozioni, perché era parecchio che non riuscivo più a vincere qui in Italia“.
Lacrime che poi l’azzurro non riesce a trattenere ai microfoni Rai: “Diciamo che non è mai facile. – esordisce con voce rotta e che fatica a venire fuori -. Bisogna riuscire sempre a trovare dentro l’energia anche quando le cose non vanno bene. Vincere davanti ad un grande campione, perché oggi credo che Tadej abbia dato tanto e regalato grande spettacolo per il pubblico, è fantastico. Ho fatto tutta la settimana cercando di lavorare duro anche per batterlo oggi. Mi è stato di stimolo per andare forte e superare i miei limiti“.
Ad ogni chilometro c’era un mare di gente che applaudiva e incitava l’ex campione del mondo di specialità: “È un po’ una seconda casa qui, vicino al lago, con il velodromo a pochi chilometri (Montichiari è vicinissimo a Desenzano, ndr). Credo che alla fine abbia partecipato anche il pubblico”. Dopo la premiazione Ganna è tornato ancora a parlare dei tifosi: “Grazie veramente al pubblico, c’erano tante scritte sulla strada. Durante la gara per cercare di mantenere la posizione aereodinamica ho preso un paio di buche, ho preso anche una manata con il manubrio sulla testa”.
Il campione olimpico del quartetto prosegue tornando sul suo successo: “Sono riuscito a tornare a vincere dopo tanto tempo, mi mancava. Oggi è stata una bella giornata, veramente piena di emozioni“. Interessante la riflessione sul comportamento della gente a bordo strada: “È bellissimo essere al Giro. È una corsa che amo e che chiama tanto pubblico se pensiamo a quello che abbiamo visto sulle strade in questi giorni. Come già detto, si deve tenere sempre l’attenzione su di noi corridori, perché è un attimo cadere”.
“Oggi tanti invece di godersi lo spettacolo erano con il telefono a farsi i selfie. Io credo che avere quel minuto in cui si riesce a vedere il corridore passare in faccia, vedere la goccia di sudore, la smorfia sono cose che un cellulare non riesce a racchiudere e ti rimane più impresso nella testa“. Chiusura dedicata al futuro: “Oggi è andata bene anche per la classifica, abbiamo recuperato qualcosa con G (Geraint Thomas, ndr). Domani sarà un altro test bello intenso, e poi battaglieremo per tutta la settimana“.
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Urbino: La Città Rinascimentale Ideale per i CicloturistiA cura della redazione di Inbici News24 e OA Sport
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