Il mondo del gravel sta vivendo un boom di popolarità, ma in Italia gli eventi amatoriali sembrano puntare su dislivelli esagerati, spesso a scapito dell’esperienza dei partecipanti.
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La Situazione in Italia
Molti organizzatori italiani, ancora inesperti nel settore gravel, tendono a tracciare percorsi con dislivelli estremi per attrarre più partecipanti. Questo approccio potrebbe sembrare affascinante, ma spesso porta a una falsa gloria.
Il dislivello elevato è visto come un simbolo di prestigio, ma non sempre rispecchia la vera essenza del gravel, che dovrebbe essere accessibile e godibile per tutti. Gli eventi con dislivelli eccessivi possono scoraggiare i ciclisti meno esperti e ridurre il divertimento complessivo dell’evento.
Inoltre, l’organizzazione di tali eventi richiede una logistica complessa e un supporto tecnico adeguato, che non sempre è garantito. La sicurezza dei partecipanti dovrebbe essere una priorità, ma spesso viene trascurata in favore di percorsi più estremi.
Unbound Gravel: Un Esempio di Equilibrio
L’Unbound Gravel in Kansas, l’evento mondiale più importante del settore, gravel offre un esempio di equilibrio. Con 5000 metri di dislivello su 570 km, l’evento è impegnativo ma gestibile. Questo evento attira ciclisti da tutto il mondo, grazie alla sua combinazione di sfida e accessibilità.
La chiave del successo dell’Unbound Gravel risiede nell’esperienza degli organizzatori e nella cura dei dettagli. Ogni aspetto della gara è studiato per garantire sicurezza e divertimento ai partecipanti. I percorsi sono ben segnalati e il supporto tecnico è sempre presente.
Inoltre, l’Unbound Gravel valorizza l’aspetto comunitario del gravel, promuovendo un ambiente inclusivo dove ciclisti di diversi livelli di abilità possono competere insieme. Questo approccio crea un’esperienza memorabile per tutti i partecipanti, indipendentemente dal loro livello di preparazione.
Conclusione
In Italia, è essenziale che gli organizzatori acquisiscano maggiore esperienza e comprendano meglio le dinamiche del gravel. Solo così potranno offrire eventi che siano sfidanti ma anche accessibili e sicuri.
Il successo dell’Unbound Gravel dimostra che non è necessario avere dislivelli esagerati per creare una gara stimolante e memorabile. La chiave è un’organizzazione esperta, percorsi ben studiati e un supporto tecnico adeguato.
Per il futuro del gravel in Italia, è importante puntare sulla qualità dell’esperienza piuttosto che sulla quantità di dislivello. Solo così si potrà garantire la crescita sostenibile di questo affascinante sport.
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Cicloturismo sulla Riviera dei Fiori: Tra Mare e MontiA cura della redazione di Inbici News24 e Monica Masini
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