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Greg Van Avermaet un debutto all’Unbound Gravel tra luci e ombre


L’ex campione olimpico Greg Van Avermaet ha fatto il suo debutto all’Unbound Gravel 200 sabato, classificandosi settimo dietro al vincitore Lachlan Morton (EF Education-EasyPost). Il veterano del WorldTour ha avuto sensazioni contrastanti dopo essere riuscito a restare nel gruppo di testa, per poi forare due volte e dover rincorrere.

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“Avrei potuto fare meglio”, ha dichiarato Van Avermaet a Cyclingnews e Cycling Weekly. “Ho avuto due forature molto presto, ed è stato davvero fastidioso perché vedevo il gruppo davanti a me e sapevo che stavano risparmiando un po’, soprattutto i favoriti, e io ero lì da solo a rincorrere. Questo ha rovinato la mia gara.”

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Nonostante il contratempo, Van Avermaet è riuscito a rimontare e a chiudere la corsa con un risultato solido in 9 ore, 16 minuti e 34 secondi. Quando gli è stato chiesto se parteciperà nuovamente l’anno prossimo, ha riso, dicendo che non è il momento migliore per chiederglielo.

“Se hai visto i miei risultati su strada, non ho mai abbandonato una corsa nella mia carriera, a meno che non fossi caduto. Se vado al via, darò il massimo, e questo è quello che ho fatto oggi”, ha spiegato.

L’Unbound Gravel è una sfida diversa anche dai grandi Monumenti del ciclismo come Parigi-Roubaix, essendo una gara più lunga e mentalmente impegnativa. Tuttavia, ci sono anche alcuni elementi comuni, come dover rincorrere quando il gruppo si spezza.

“È meglio avere una foratura quando la corsa si apre, così puoi almeno passare di gruppo in gruppo”, ha detto Van Avermaet. “Quando sono rientrato, mi sono detto solo di resistere il più a lungo possibile.”

Nonostante le difficoltà, il veterano belga è stato felice di aver potuto seguire il gruppo di testa. “Sono super felice di essere riuscito a stare con il gruppo di testa, perché non avevo più le gambe fresche, ma ci sono riuscito. È stato divertente.”

In definitiva, una prova con luci e ombre per Van Avermaet, che ha comunque portato a termine con successo la sua prima esperienza all’Unbound Gravel 200.

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A cura della redazione di Inbici News24
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