Alex Carera e la sua A&J All Sports, fondata assieme al fratello Johnny, continuano a macinare vittorie e trionfi. La punta di diamante è ovviamente Tadej Pogacar, ma sono diverse le stelle presenti nell’agenzia del procuratore italiano intervistato da Francesca Cazzaniga per Sport2day.
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Sul Giro d’Italia: “Sono state settimane bellissime, non solo per quanto riguarda Tadej, ma in generale per i nostri corridori. Nove tappe vinte, due triplete, sessanta giorni in Maglia tra Rosa, Azzurra e Bianca. Antonio Tiberi si è fatto conoscere ai tifosi italiani e poi c’è stata la sorpresa Giulio Pellizzari. Il Giro ha consolidato la bontà dei nostri atleti a livello internazionale. Con Steinhauser che ha colto un gran successo e con Andrea Vendrame che per la seconda volta ha vinto una tappa, poi Pelayo Sanchez”.
Su Antonio Tiberi: “La sfortuna fa parte dello sport, per Tiberi ce n’è stata forse troppa nella seconda tappa con arrivo ad Oropa. In quel momento era troppo presto per dare una rilevanza a ciò che è successo. Senza quei due minuti persi poteva benissimo giocarsi il podio con Geraint Thomas. È giovane, sono più che convinto che lo vedremo protagonista nel futuro”.
Poi ovviamente il discorso si sposta su Pogacar: “Oltre che rispettoso degli avversari è rispettoso anche dello staff. È una persona molto smart, capisce le persone che ha di fronte. Con lui bisogna essere trasparenti e professionali. Lui è un esempio per i più giovani. Sta al ciclismo come Michael Jordan stava al basket, come Roger Federer stava al tennis e come Tiger Woods stava al golf. Trascina i fans, trascina i più piccoli. Il grande corridore avvicina gli appassionati, Tadej ha avvicinato persone che non seguono tradizionalmente il ciclismo”.
A livello economico: “Il suo valore è duplicato negli ultimi due anni, ha un valore da numero uno. Non voglio fare numeri perché circoscrivono un valore assoluto. Lui però continua a crescere”.
Un futuro nella Corsa Rosa? “Il Giro d’Italia gli ha lasciato tanto calore da parte della gente. Dalla partenza all’arrivo lungo il percorso c’erano migliaia di persone che nominavano il suo nome. Sono sicuro che lo rivedremo sul luogo del delitto”.
E ora l’obiettivo Tour de France per la doppietta: “Da inizio giugno insieme alla squadra è andato in altura ad Isola 2000. Non farà i campionati nazionali, rimarrà il più possibile in ritiro, per riposarsi e per mantenere la condizione al meglio. Si parte da Firenze in una cavalcata che lo porterà speriamo vittorioso a Nizza. Sappiamo quanto sia difficile e la dimostrazione che l’ultimo che c’è riuscito è stato Marco Pantani”.
L’INTERVISTA COMPLETA AD ALEX CARERA
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