Tom Dumoulin: Ayuso, hai davvero dato tutto per il tuo capitano?

Sembra che tutto si sia stato svolto alla perfezione per la UAE Team Emirates sul Col du Galibier. La fuga è stata ripresa proprio in tempo per ridurre la battaglia per la tappa solo ai favoriti della corsa e Tadej Pogacar aveva ancora due compagni di squadra fedeli in un gruppo di testa molto ristretto.

A un certo punto, è diventato chiaro che Juan Ayuso non era così impegnato ad aiutare il suo leader come lo era Joao Almeida. Il portoghese, che spera anche lui in un buon risultato in classifica generale, non ha gradito l’atteggiamento del suo compagno più giovane sul Galibier. Così ha richiamato Ayuso con un gesto della mano per portarlo davanti al gruppo e partecipare al ritmo per Pogacar. Questo non è sfuggito all’attenzione dell’esperto e ex professionista Tom Dumoulin, che ha analizzato la prestazione di Ayuso per NOS.

“Ayuso non era con la sua squadra per tutto il weekend. È un po’ il normale corso degli eventi che si corra come unità e si elabori un piano. Ma Ayuso era sempre indietro e sembrava in difficoltà. Di tanto in tanto era addirittura sull’elastico”, sottolinea vedendo lo spagnolo spesso in fondo al gruppo.

“Almeida ha davvero dovuto richiamarlo in avanti per dare una mano”, ha notato Dumoulin. “Poi lui aiuta, ma arriva anche terzo nella tappa. Allora mi chiedo: Ayuso, hai davvero dato tutto per il tuo capitano? Chiaramente non si è svuotato. Questo ha creato fastidio in Almeida, del tutto giustificato”.

Come segnalato da cyclinguptodate.com, Dumoulin fornisce una spiegazione abbastanza semplice del comportamento di Ayuso: “Nel retro della sua mente, Ayuso gradisce il fatto di essere quarto in classifica e potrebbe anche finire sul podio. E questo è possibile anche se prima si supporta pienamente il proprio capitano e poi si continua fino al traguardo. Ma ora il suo lavoro è stato molto discutibile. Questo sarà sicuramente discusso all’interno della squadra”, si aspetta Dumoulin.

A cura della redazione di Inbici News24
Copyright © Riproduzione Riservata Inbici Media Group