Si è conclusa la sessione diurna della terza giornata di ciclismo su pista alle Olimpiadi di Parigi 2024. Una mattinata che ha confermato la velocità e la qualità del velodromo di Saint-Quentin-en-Yvelines: anche questa volta è arrivato un record del mondo già in qualifica. Primato che è stato firmato dal fenomeno olandese Harrie Lavreysen nella sprint individuale in 9.088 (media oraria di 79.225 km/h!), appena davanti all’australiano Matthew Richardson che ha fatto 9.091.
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Nel primo turno del keirin al femminile hanno centrato l’accesso ai quarti di finale la neozelandese Ellesse Andrews, la francese Mathilde Gros, l’olandese Hetty van de Wouw, la cinese Yuan Liying, la tedesca Emma Hinze, la cinese Guo Yufang, la belga Nicky Degrendele, la giapponese Mina Sato, la britannica Emma Finucane e la tedesca Lea Friedrich. Ai ripescaggi invece Miriam Vece, terza nella seconda batteria e Sara Fiorin, ultima nella quinta batteria.
Si è poi fatto sul serio con l’inseguimento a squadre femminile: Nuova Zelanda e Stati Uniti hanno centrato l’accesso alla finale per la medaglia d’oro con dei tempi davvero straordinari. 4:04.818 per le neozelandesi, 4:04.629 per le statunitensi. Italia che ha centrato l’accesso alla finale per il bronzo perdendo lo scontro diretto con la Nuova Zelanda, ma avendo il secondo tempo migliore tra le perdenti in 4:07.491. Elisa Balsamo, Letizia Paternoster, Martina Fidanza e Vittoria Guazzini hanno ritoccato ancora il record italiano e si giocheranno il terzo posto con la Gran Bretagna. Sarà durissima perché le britanniche hanno fatto registrare il crono di 4:04.908.
Nei primi turni della sprint individuale maschile sono passati tutti i favoriti, mentre Miriam Vece e Sara Fiorin che non sono riuscite ad approdare in semifinale tramite i ripescaggi. La 27enne di Crema è arrivata terza nella sua batteria e per un soffio non si è qualificata, mentre la giovanissima classe 2003 brianzola ha chiuso quinta e ha fatto una grande esperienza per il futuro a questi livelli. Clamoroso ciò che è accaduto nell’ultima batteria, con la francese Taky Marie Divine Kouamé che ha sprintato con un giro di anticipo, non essendo suonata la campanella dell’ultimo giro, rimanendo poi esclusa dalla semifinale.
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Arabba: La Perla delle Dolomiti per il CicloturismoA cura della redazione di Inbici News24 e OA Sport
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